Sono numerose le fonti a mezzo stampa che indicano una trattativa in corso tra Samsung e BlackBerry, con il gigante coreano pronto a fare un’offerta che si aggirerebbe intorno agli otto miliardi di dollari per l’acquisto della società canadese leader nell’Hi-Tech fino a qualche tempo fa.
Samsung
Samsung risale la china
Il gigante coreano Samsung Electronics ha comunicato una stima del calo dei profitti per quanto concerne il quinto trimestre consecutivo, anche se le vendite del suo ibrido smartphone-tablet Galaxy Note 4 hanno fornito un’agevolazione per limitare le perdite.
Così Samsung cerca di risalire la china
Samsung studia soluzioni per superare un periodo cupo, successivamente all’annuncio del sostanzioso piano di riacquisto di azioni proprie. A seguito dello schermo flessibile e dello schermo curvo, il gigante coreano sta meditando sull’introduzione dello schermo pieghevole.
Samsung multata dall’Antitrust
Samsung Italia riceve una pesantissima sanzione per aver attivato una prassi commerciale piuttosto scorretta. La multa, pari a un milione di euro, è stata comminata al gigante coreano da parte del garante della concorrenza e del mercato.
Samsung annuncia ingente Buy Back
News non molto positive dal Giappone. La borsa di Tokyo ha chiuso con un ribasso dello 0,78% a 17.248 punti, con la divisa nipponica in recupero contro il dollaro e la debolezza del greggio. Dalla Cina sono arrivati esiti molto poco positivi: il settore comparto ha infatti confermato il suo rallentamento.
Samsung, la concorrenza cinese, frena gli utili
Le previsioni di Samsung sono di chiudere il secondo trimestre con un calo tendenziale dell’utile di circa il 25% a causa del calo della propria quota nel mercato degli smartphone, che nel primo trimestre ha fatto registrare per la prima volta in quattro anni una diminuzione, passando dal 32,4% al 31,2%.
Le aziende familiari sono più produttive?
Lo scetticismo in merito alle imprese familiari è giustificata? L’evidenza mostra che, al contrario delle aziende pubbliche tradizionali, le aziende a conduzione familiare vantano performance finanziarie superiori.
Questo è dimostrato da uno studio del Boston Consulting Group e di Ecole Polytechnique. Le imprese familiari sono stimate che contribuiscono tra il 70% e il 90% del Pil mondiale. Alcune delle aziende più grandi e di maggior successo del mondo sono controllati da famiglie, come Tata, Samsung, Ford, Carrefour, Bmw e Motorola. E in Italia la Fiat e Mediaset sono società a conduzione familiare. C’è poi una delle più grandi aziende del mondo, Walmart negli Stati Uniti, che è controllata dalla famiglia Walton, che detiene il 48% delle azioni e ha due membri della famiglia nel consiglio di amministrazione. Il presidente è il figlio del fondatore Sam Walton.
L’uomo più ricco del mondo, Carlos Slim del Messico, collabora con familiari nella sua attività. Il suo impero delle telecomunicazioni, che comprende Telmex e TelCel, è gestito dai suoi tre figli, Carlos Jnr, Marcos Antonio e Patricio. Nel Regno Unito, la famiglia Mars ha costruito un impero di cioccolato che ora affronta la transizione alla quarta generazione.
Forse la più antica azienda a conduzione familiare è Beretta, un produttore italiano di armi da fuoco. Fondata nel 1526, è di proprietà della stessa famiglia da quasi 500 anni. L’elenco potrebbe continuare per molto.
Questi esempi mostrano la produttività delle aziende familiari. Ci sono, tuttavia, dei rischi per le società che hanno un controllo familiare. Il Financial Times ha sottolineato i vantaggi e i rischi che gli azionisti di minoranza assumono al momento di investire in un’azienda familiare.
C’è un rischio di nepotismo. I vantaggi però sembrano più grandi. Le famiglie tendono ad avere una visione a più lungo termine rispetto agli azionisti istituzionali, che potrebbero essere incentrati su rendicontazione trimestrale o semestrale. Inoltre l’evidenza mostra che le imprese familiari generalmente hanno meno debiti e sono più prudenti finanziariamente, anche se questa è una spada a doppio taglio in un ambiente in cui la crescita viene premiata.
Il mercato degli smartphone tra Apple e Samsung
Apple e Samsung continuano il loro duello e sono le due aziende che dominano nella vendita degli smartphone. La società di Cupertino e quella sud coreana si sfidano in tutti gli ambiti, da quello tecnologico, con ricerca e innovazione ad alto livello, al mercato, con vendite in crescita in tutto il mondo, e a quello giudiziario, con diverse cause in corso in cui Apple accusa di plagio Samsung.
► L’accordo tra Apple e China Mobile promette affari da capogiro
La notizia di ieri è che Apple ha fatto un accordo con China Mobile per la vendita degli iPhone in Cina. Per la società americana si apre quindi un mercato molto grande nel Paese, con China Mobile che ha potenziali clienti che superano di 7 volte quelli di Verizon Wireless, cioè la principale compagnia telefonica americana. In Cina Samsung e leader e la situazione ora potrebbe cambiare.
Come Coca-Cola e Pepsi nel mercato soft drink, Apple e Samsung insieme dominano le vendite di smartphone negli Stati Uniti. I due giganti hanno insieme il 68% degli smartphone nel quarto trimestre. La Apple è la prima negli Stati Uniti con il 42% del mercato, mentre Samsung ha il 26%.
Un anno fa, Apple aveva il 35% del mercato negli Stati Uniti e Samsung il 22% per Samsung. Al terzo posto Motorola e LG Electronics sono ben distanziati.
Anche in Europa lo schema e simile con il mercato che si divide soprattutto tra i due colossi. Apple è primo nelle vendite con l’iPhone, ma anche Samsung ha un buon mercato con il Galaxy 4s. Per la società della Corea del Sud il rischio è l’aumento della concorrenza, mentre Apple sembra al riparo da questo rischio e ha un mercato più saldo.
Samsung crolla in Borsa
Top 20 società più innovative, vince di nuovo la Apple
Che la Apple si un’azienda che ha centrato tutto il suo business nell’innovazione è un fatto scontato. Quello che c’è da rimarcare è il fatto che Cupertino si sia aggiudicato per il nono anno consecutivo il primo posto della classifica delle aziende più innovative che ogni anno viene stilata dalla Boston Consulting.
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20 le posizioni della “Most Innovative Companies” (Compagnie più innovative), classifica che viene stilata analizzando 1.500 senior executive e i risultati ottenuti dalle multinazionali in fatto di ricavi, margini di profitto e dividendi. Al top dell classifica, come anticipato, la Apple, seguita a stretto giro dalle sue competitors più attive Samsung, Google e Microsoft, rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto.
Il fatto che le prime quattro posizioni della classifica delle aziende più innovative siano occupate da compagnie specializzate nel settore dell‘hi-tech indica come l’innovazione sia una caratteristica distintiva del settore stesso che riesce ad influenzare le performance sia a livello di vendite che di mercato.
E, a quanto pare, la Apple continua a non avere rivali, nonostante gli ultimi piccoli incidenti di percorso con la presentazione del nuovissimo iPhone 5S e 5C e anche dell’iOS7.
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Il settore dominante della classifica delle venti aziende più innovative, però, quest’anno è quello automobilistico, che può vantare la presenza di ben otto aziende nella top 20.
Top 20 delle compagnie più innovative del mondo
Apple
Samsung
Google
Microsoft
Toyota
IBM
Amazon
Ford
BMW
General Electric
Sony
Facebook
General Motors
Volkswagen
Coca-Cola
Hewlett-Packard
Hyundai
Honda
Audi
Daimler