La crisi economica degli ultimi quattro anni ha colpito duramente anche storici marchi italiani, che sono stati costretti a cambiare bandiera e ad emigrare all’estero. Nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, invece, numerose aziende storiche del nostro paese sono state vittime delle più spietate leggi della concorrenza, in base alle quali le aziende che non riescono ad andare avanti vengono acquistate dai loro diretti competitor solo per essere smantellate e vendute pezzo a pezzo.
Imprese
I marchi dell’eccellenza italiana svenduti all’estero per Uil Pa – Eurispes
In Italia chiudono 93 aziende al giorno
Per la Legge di Stabilità settimana finale tra proposte e fondi da trovare
Prestiti a imprese e famiglie in diminuzione e tassi di interesse leggermente più bassi
Le imprese italiane non riescono a pagare i debiti alle banche
La ripresa è ancora lontana dalle PMI italiane rispetto a quelle europee
Le piccole e medie imprese d’Europa hanno pagato alla crisi un prezzo molto alto. Negli anni più duri della recessione economica, infatti, quelli che vanno tra il 2008 e il 2012, il numero delle piccole e medie imprese si è ridotto in totale del 2 per cento, mentre il numero degli addetti si è ridotto del 5 per cento e il valore aggiunto del 10 per cento.
Il Premio Marzotto 2013 incorona le start-up più innovative
La creatività parla italiano e le aziende gestite da giovani con un’età inferiore ai 35 anni che conoscono questo linguaggio sono state recentemente premiate per le loro idee innovative. Si è tenuta infatti in Veneto alcuni giorni fa la premiazione del concorso per le start – up più innovative l’Italia, il premio intitolato a Gaetano Marzotto, che ha visto protagoniste le aziende e i progetti più all’avanguardia del mondo imprenditoriale italiano.