Una recente indagine compiuta dagli esperti della Banca d’ Italia ha fatto luce sulla situazione dei conti correnti e dei correntisti italiani. L’ analisi ha infatti riguardato il costo medio, cioè le spese, che i clienti – consumatori italiani devono affrontare ogni anno per usufruire del servizio più comune offerto dalle banche e dagli istituti di credito: quello che gli consente di depositare i propri risparmi e il proprio reddito all’ interno di un conto corrente.
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Il dato macroscopico che gli analisti di Via Nazionale si sono trovati a rilevare è stato il fatto che in Italia, almeno nel 33% dei casi, i costi effettivi di un conto corrente superano quelli prospettati ai clienti nei fogli informativi prima dell’ adesione, costo che in genere dovrebbero aggirarsi intorno ai 70 euro.
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Tutte le banche e gli Istituti di credito sono infatti tenuti ad informare preventivamente i clienti sul costo medio del prodotto finanziario che i clienti stanno per attivare prima dell’ apertura, e quest’ ultimo è in genere riportato sotto la voce di un indicatore, denominato ISC – Indicatore Sintetico di Costo.
Secondo l’ analisi compiuta dalla Banca d’Italia, quindi, la maggior parte dei correntisti italiani per tenere aperto il proprio conto corrente sarebbe costretta a pagare fino al oltre 100 euro all’ anno, dal momento che il prodotto finanziario in questione non è perfettamente tarato sull’ esigenza dei consumatori, portati così ad accrescere il numero e il totale delle spese.
Le spese medie rilevate per un conto corrente ammontano infatti oggi a circa 104 euro.