A partire dal 2014 le comunicazioni dei dati relativi alle operazioni rilevanti ai fini Iva devono essere inviate entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello in cui le operazioni sono state effettuate. Ma questa scadenza è uguale per tutti? Naturalmente no ma la spiegazione corretta la fornisce l’Agenzia delle Entrate.
Spesometro
Terza scadenza per lo Spesometro 2014, la guida
Si parla abbondantemente di Spesometro in questi ultimi giorni, dato che domani, 30 aprile 2014, è fissata l’ultima scadenza per l’anno in corso per la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva con importi superiori ai 3.600 euro.
Con questa seconda tranche di comunicazione, si esaurisce la platea degli operatori che hanno l’obbligo di comunicazione: prima è toccato ai contribuenti che liquidano l’Iva mensilmente, poi a quelli che lo fanno ogni tre mesi e domani toccherà alle banche e agli operatori finanziari.
Spesometro 2014: tutte le spese controllate dal Fisco
Lo Spesometro è entrato ufficialmente in funzione con la scadenza di ieri che ha visto circa 5 milioni di contribuenti tra imprese, professionisti, commercianti e artigiani comunicare al Fisco i dati relativi alle cessioni di beni e le prestazioni di servizi prestate e ricevute per importi superiori a 3.600 euro.
Lo scopo del Fisco è quello di incrociare questi dati con quelli presenti nelle banche dati per scovare i possibili evasori fiscali, cioè coloro che hanno un tenore di vita superiore a quanto effettivamente potrebbero permettersi in base a quanto dichiarano.
Il nuovo spesometro considera spese e reddito
Da oggi entra in vigore un nuovo strumento più affinato per combattere l’evasione fiscale che considera le spese delle persone e i redditi. Lo strumento è il nuovo spesometro che è stato proposto dall’Agenzia delle entrate per tracciare il profilo fiscale dei contribuenti italiani. Vediamo come funziona.
Il controllo con il nuovo strumento concerne gli acquisti effettuati lo scorso anno e considera le spese pari o superiori a 3 mila 600 euro. Gli ambiti di acquisti considerati sono le automobili, i gioielli, l’abbigliamento, gli accessori di lusso e i viaggi. I settori quindi che riguardano le spese non proprio fondamentali. Lo spesometro fa un incrocio tra le spese effettuate e il reddito percepito e traccia un profilo del contribuente. Se lo stesso profilo non è congruente, la persona dovrà spiegare al fisco il motivo di questa differenza. In questo modo, se una persona spende più di quanto guadagna e questo può essere dimostrato dagli acquisti, dovrà dimostrare che ha avuto altre fonti lecite su cui si è basato, altrimenti si potrà parlare di evasione fiscale. L’incongruenza tra spese e reddito apre quindi una pratica di approfondimento dell’Agenzie delle entrate sul contribuente che riguarderà delle verifiche.
► Spesometro 2014, le nuove scadenze
I commercianti e gli operatori finanziari di carte di credito e bancomat sono tenuti a comunicare le vendite entro il 22 e 30 aprile. Gli operatori e i centri di assistenza sono chiamati a fare gli straordinari dopo il ponte pasquale per rispettare i tempi di legge in quanto non sono state date proroghe. C’era stata una protesta in questo senso per l’invio, ma la posizione non è cambiate e le date non sono state cambiate.
Spesometro 2014, le nuove scadenze
Il 31 gennaio 2014, con la scadenza dei termini per la presentazione dello Spesometro 2013, si è chiuso un lungo periodo di polemiche legate a questo strumento di cui si è dotato il Fisco italiano per combattere l’evasione fiscale.
Ma la questione è ben lontana dall’essere definitivamente conclusa, dato che a breve scadranno i termini per la consegna dello Spesometro 2014.
Guida allo Spesometro 2013 – Cosa e come comunicare
Con il provvedimento del 2 agosto l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità di comunicazione e i termini per lo Spesometro 2013, dopo le modifiche apportate con i Decreto del Fare e gli altri provvedimenti in materia di evasione fiscale.
Una precedente comunicazione ha fissato le nuove scadenze dopo la proroga: per le comunicazioni relative al 2012 le scadenze sono fissate al 12 novembre 2013 per i soggetti che effettuano la liquidazione mensile ai fini IVA e al 21 novembre per i soggetti che la effettuano trimestralmente.
Per le operazioni effettuate durante il 2013, le scadenze della comunicazione sono fissate, rispettivamente, al 10 aprile 2014 e al 20 aprile 2014.
Ricordiamo che lo Spesometro è lo strumento del quale si è dotato il Governo per tracciare e monitorare le operazioni finanziarie rilevanti ai fini Iva effettuate da professionisti e società tramite bancomat e carte di credito.
Quali operazioni si devono comunicare nello Spesometro?
Le operazioni oggetto dello Spesometro sono:
cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute sottoposte ad obbligo di fatturazione;
cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute non sottoposte ad obbligo di fatturazione se l’importo unitario è pari o superiore a € 3.600 al lordo dell’IVA;
operazioni in contanti di importo pari o superiore a € 1.000 eseguite nel settore turistico dai soggetti indicati agli articoli 22 e 74-ter del D.P.R. n. 633 del 1972 nei confronti di persone con cittadinanza extra Ue residenti all’estero.
Le operazioni che non devono essere comunicate nello Spesometro
Non sono soggette ad obbligo di comunicazione nello Spesometro:
importazioni;
esportazioni (art. 8, comma 1, lettere a) e b) del DPR n. 633/1972);
operazioni intracomunitarie;
operazioni che costituiscono oggetto di comunicazione all’Anagrafe tributaria;
operazioni di importo pari o superiore a € 3.600, effettuate nei confronti di contribuenti non soggetti ad IVA, non documentate da fattura quando il pagamento è avvenuto mediante carte di credito, di debito o prepagate.
Le modalità di comunicazione dello Spesometro
La comunicazione dei dati relativi allo Spesometro 2013 si potrà effettuare in due modi: la comunicazione analitica e la comunicazione aggregata indifferentemente, con esclusione delle operazioni di acquisto da operatori economici sammarinesi, di beni e servizi nel turismo e delle operazioni finanziarie da e verso produttori agricoli, per le quali è prevista solo la comunicazione analitica.
Spesometro 2013 – Come si fa la comunicazione analitica dei dati
Chi sceglie di comunicare i dati relativi allo Spesometro 2013 in forma analitica, dovrà avere cura di indicare:
anno di riferimento;
partita IVA o C.F. del cedente o prestatore e del cessionario o committente;
data del documento;
corrispettivo al netto dell’IVA e l’imposta;
data di registrazione per le fatture attive(solo per i soggetti obbligati alla registrazione delle fatture emesse);
data di registrazione;
eventuale specificazione di operazioni non imponibili o esenti e la data del documento (fatture passive);
numero del documento;
ammontare complessivo imponibile delle operazioni;
ammontare complessivo dell’imposta (semplificazione delle scritture contabili);
Spesometro 2013 – Come si fa la comunicazione aggregata dei dati
Chi si avvale della seconda modalità di comunicazione, deve indicare:
partita IVA o il C.F.;
numero delle operazioni aggregate;
importo totale delle operazioni imponibili, non imponibili ed esenti;
importo totale delle operazioni fuori campo IVA;
importo totale delle operazioni con IVA non esposta in fattura;
importo totale delle note di variazione;
imposta totale sulle operazioni imponibili;
imposta totale relativa alle note di variazione.
Come si fa la comunicazione dei dati per lo Spesometro?
La comunicazione dei dati relativi allo Spesometro 2013 deve essere fatta come definito nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 2013/94908.
Il documento deve poi essere inoltrato telematicamente all’Agenzia delle Entrate previa iscrizione da effettuarsi sul sito dell’Agenzia.
Guida allo Spesometro 2013
Come e cosa si deve comunicare
Guida allo Spesometro 2013 – Esclusioni ed esenzioni
Lo Spesometro 2013 prevede delle regole diverse rispetto all’anno passato, dovute all’entrata in vigore delle nuove norme in materia presenti nel Decreto del Fare e negli altri provvedimenti presi dal governo al fine di combattere l’evasione fiscale.
Grazie a questo strumento, il Governo può tracciare più agevolmente le transazioni finanziarie rilevanti ai fini Iva eseguite tramite carta di credito e bancomat dai soggetti possessori di Partita Iva.
Chi non deve compilare lo Spesometro
Sono esentati dall’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva tramite Spesometro i possessori di Partita Iva che abbiano aderito al regime dei nuovi minimi.
L’esenzione è prevista anche per le Pubbliche Amministrazioni – Stato, Regioni, Provincie e Comuni – ma solo in caso di operazioni di carattere istituzionale.
Operazioni esenti dallo spesometro
Non sono soggette ad obbligo di Spesometro le operazioni per le quali sia stata già fatta comunicazione all’anagarafe tributaria (ad esempio i premi delle compagnie assicurative e l’elenco dei mutuatari delle banche) e le operazioni intracomunitarie comunicate nel modello Intrastat.
Sono esenti anche le operazioni già oggetto di comunicazione nelle black list.
Tra le operazioni escluse dalla comunicazioni dello spesometro rientrano, inoltre, le importazioni di beni e le esportazioni di beni, le cessioni con trasporto e spedizione fuori della comunità europea sotto le condizioni definite nell’articolo 8, comma 1 e 2 del dpr 633, le operazioni escluse dall’ambito di emissione della fattura effettuate fino al 30 aprile 2011.
Guida allo Spesometro 2013
Guida allo Spesometro 2013 – Elenco clienti e fornitori
Con le ultime modifiche apportare dal Decreto del Fare e altri provvedimenti del Governo, sono cambiate le regole per lo Spesometro, lo strumento che permette di monitorare le operazioni finanziarie rilevanti ai fini effettuate dai possessori di Partita Iva.
Una prima novità per lo Spesometro 2013 è la possibilità di effettuare la comunicazione semplificata con l’elenco clienti e fornitori.
Cos’è l’elenco clienti e fornitori
L’elenco clienti e fornitori è un documento nel quale il possessore di una Partita Iva – professionisti e società – annota tutti i clienti e i fornitori con i quali ha effettuato transazioni finanziari nell’anno di riferimento.
Nell’elenco si devono specificare i dati identificativi dei clienti e dei fornitori e quelli rilevanti ai fini fiscali.
Chi deve compilare l’elenco clienti e fornitori
Devono obbligatoriamente compilare l’elenco clienti e fornitori i soggetti titolari di partita Iva che hanno effettuato operazioni di cessioni di beni e prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA e soggette all’obbligo di fatturazione da e verso operatori nazionali ed internazionali.
Per le operazioni non soggette ad obbligo di fatturazione, l’elenco deve essere compilato per totale importo non inferiore ai 3600 euro iva inclusa.
Infine, per le operazioni per cui la fattura sia a richiesta, l’elenco è obbligatorio solo per gli importi per i quali si è emessa fattura.
Guida allo Spesometro 2013
Come e cosa si deve comunicare
Guida allo Spesometro 2013
Cos’è lo Spesometro
Dopo un lungo silenzio è stata data comunicazione ufficiale della proroga per lo Spesometro, lo strumento che permette di tracciare le spese rilevanti ai fini Iva eseguite da tutti gli operatori finanziari attraverso bancomat e carte di credito per importi totali superiori ai 3.600 euro.
Le nuove scadenze per lo Spesometro
Lo Spesometro 2013, che si riferisce alle operazioni e transazioni eseguite nell’anno solare 2012, sono state posticipare al 12 novembre per i contribuenti mensili e il 21 novembre per quelli trimestrali, con provvedimento del 2 agosto 2013.
Le comunicazioni relative al 2013 dovranno essere presentate, rispettivamente, al 10 aprile 2014 e al 20 aprile 2014.
Chi deve compilare il nuovo Spesometro 2013
Lo Spesometro deve essere compilato e consegnato da tutti i titolari di Partita Iva e i professionisti – con esenzione di chi aderisce al regime dei minimi – residenti fiscalmente in Italia.
Hanno obbligo di compilazione dello Spesometro anche i titolari di Partita Iva esteri se identificati in Italia.
Le altre novità dello Spesometro dopo il Decreto del Fare
Con il Decreto del Fare lo Spesometro potrebbe non esistere più. Nel provvedimento, infatti, è prevista la sostituzione di questo strumento con la trasmissione quotidiana dei dati rilevanti ai fini Iva.