La Spending Review ha iniziato a fare effetto, ma lo Stato continua a erogare troppi fondi alla Chiesa, tramite il meccanismo dell’otto per mille.
Stato
Quando lo Stato investe in formazione e poi non riconosce il merito (Tfa)
È la classe media a versare più tasse in proporzione
“I tartassati” è un film di Totò molto famoso e abbastanza datato, ma molto attuale se si pensa alla situazione di oggi. Il riferimento è alla classe media alle prese, come Totò in quel film, con le tasse e la possibilità di resistere. Che sia la classe media ad essere particolarmente presa di mira dalle tasse si intuiva, e ora arriva anche la conferma dalle analisi statistiche sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2012.
L’imposta italiana principale, l’Irpef, incide sugli italiani per 166,6 miliardi considerando anche le addizionali regionali e comunali. Nel nostro Paese si parla di togliere l’Imu per alleggerire il peso delle tasse sui cittadini, ma la tassa sulla casa che costa agli italiani 4 miliardi e mezzo, quindi molto meno.
► Legge di Stabilità 2014 e reddito minimo, come funziona?
I contribuenti che pagano l’Irpef sono 41,3 milioni mentre quelli esentati sono 9,8 milioni. Tra quelli che non sono soggetti all’Irpef ci sono quelli della no tax area e quelli che azzerano il calcolo con le detrazioni. L’Irpef a livello nazionale equivale a versamenti per 152,2 miliardi e i contribuenti sono 31 milioni e mezzo. La categoria di lavoratori che maggiormente paga l’Irpef sono i dipendenti e i pensionati con l’81,5%. Un dato conosciuto. I dati mostrano anche qualche aspetto interessante. Il fatto che il 5% di contribuenti più ricchi paga solo il 38,4% dell’Irpef è un dato che fa riflettere sull’organizzazione. Gli italiani che guadagnano più di 2 mila 600 euro l’anno sono solo 2 milioni.
► Scadenze fiscali dicembre 2013
I più tartassati sono quelli che guadagnano un netto mensile di 2 mila euro che sono la categoria che guadagna al loro più di 35 mila 601 euro. Questi sono 4,1 milioni che equivalgono al 10%. Questa categoria ha versato il 51,7% dell’Irpef che sono 78,7 miliardi. Questi 4 milioni di lavoratori hanno pagato quindi più della metà dell’Irpef.
La classe media è quindi quella che paga più tasse in proporzione e l’Irpef così offre una immagine abbastanza falsata dei redditi.
Aumenta il fabbisogno dello Stato italiano ad agosto 2013
Anche per lo Stato italiano è tempo di bilanci. Bilanci che in un periodo di grandi spese erariali, come quello che stiamo vivendo, sempre sotto l’ occhio vigile della Commissione Europea, risultano essere di grande importanza sia a livello nazionale che a livello internazionale.
Per il Momento il Ministero dell’ Economia ha fornito dati in merito alle spese.
Secondo questi dati nel mese di agosto 2013 i conti pubblici italiani hanno mostrato un volto ancora sofferente. E’ infatti aumentato in questo ultimo mese il fabbisogno dello Stato italiano, che è arrivato a toccare i 9.200 milioni di euro, secondo gli ultimi dati provvisori.
Ecco dove lo Stato ha tagliato le spese dello Stato
L’ amministratore delegato della Consip, la Concessionaria Servizi Informativi Pubblici, società che fa capo al ministero dell’Economia e che si occupa degli acquisti per la Pubblica Amministrazione, ha potuto in questi giorni dichiarare, non senza un punta d’ orgoglio, che l’ azienda ha raggiunto tutti gli obiettivi fissati per il 2012.
> La Camera taglia spese per 8,5 milioni di euro
La Consip, tra le altre cose, è stata infatti artefice, durante lo scorso anno, di un risparmio complessivo per lo Stato pari a 6,15 miliardi di euro, su un totale di 30 miliardi di spese effettuate. Sedie, scrivanie e fogli di carta sono solo alcuni dei beni sui quali è stato possibile tagliare le spese dello Stato.
In realtà, infatti, le categorie merceologiche sui cui prezzi unitari si è risparmiato sono state in totale 66, utenze e servizi compresi. Una importante voce è stata inoltre costituita dal capitolo della sicurezza sui luoghi, per la quale sono stati stipulati contratti più vantaggiosi con i diretti fornitori delle apparecchiature elettromedicali.
> Nessun taglio a scuola, istruzione e ricerca
Ma c’è di più. Le scelte delle Consip si sono orientate anche verso le soluzioni maggiormente ecosostenibili, all’ interno delle quali sono comprese anche le ottimizzazioni dei processi e la dematerializzazione documentale: cosa che ha permesso un risparmio ulteriore di 1,59 miliardi di euro.