Se vogliamo seguire le linee guida tracciate per questa settimana, dobbiamo partire necessariamente dall’analisi del calendario macroeconomico ogni mattina, per cercare di capire quali possano essere i momenti di maggior volatilità sui mercati.
Sterlina
La sterlina britannica mostra ancora poca volatilità
Ieri la sterlina ha mostrato un andamento decorrelato rispetto all’euro, fenomeno che ultimamente sta capitando spesso. Questo ci dà conferme di come il mercato sia tornato ad essere dollaro-centrico, un dollaro che sta mostrando tutta la sua debolezza (basta guardare le 7 major per capire dove siamo con il biglietto verde, l’indice FXCM DJ Dollar Index ha toccato stamattina i 10,400 punti, livello che non si vedeva dall’inizio di maggio).
Forex, la sterlina attira l’interesse degli investitori
Parlando di market mover, non possiamo che riferirci dunque alla sterlina. Ieri mattina abbiamo potuto seguire la pubblicazione dei dati sull’Inflazione che hanno messo in luce un miglioramento su base annuale dell’1,8% rispetto ad attese di 1,7% ed ad un dato precedente di 1,6%, mentre il dato core si è attestato al 2% da attese di 1,8% e precedente di 1,6%.
Banca Centrale Inglese, le decisioni a sostegno della Sterlina
In questi giorni si rincorrono le ipotesi dedicate al Regno unito ed alla sterlina ed in particolare oggi sarà il turno della Bank of England che alle ore 10.30 divulgherà le minute relative all’ultima riunione del board e, allo stesso tempo, ci verrà detto il tasso di disoccupazione, probabilmente in linea con la precedente rilevazione del 7.1% e che, in caso di miglioramento, potrebbe spingere a rapidi aumenti della sterlina, dopo i tentativi falliti ieri mattina di rottura dei supporti di breve periodo.