In questi giorni una delle più grandi banche europee, la tedesca Deutsche Bank, inizierà un aumento di capitale di circa 8 miliardi di euro, più o meno quanto verrà richiesto da tutte le banche italiane per compiere la stessa operazione. Ma per quale motivo tutte le banche europee sono in questo periodo invitate a ricapitalizzarsi? La manovra è necessaria per compiere e superare gli stress test a cui la Banca Centrale Europea sottoporrà e sta sottoponendo tutti gli istituti di credito della zona euro.
Stress test
In Cina gli stress test mostrano la solidità delle banche
Gli stress test da parte della banca centrale cinese hanno mostrato che il sistema bancario può resistere a grandi aumenti di crediti inesigibili o a un forte rallentamento economico, ma alcuni analisti sono scettici circa i risultati che mirano a consolidare la fiducia degli investitori.
La preoccupazione per la crescita del debito societario cinese dall’inizio della crisi finanziaria globale e il rischio di default ha portato quest’anno al rallentamento della crescita.
► In Cina gli stress test per le banche
I risultati degli stress test hanno mostrato che la qualità degli asset e l’adeguatezza patrimoniale delle banche commerciali della Cina sono relativamente alti.
La banca centrale cinese ha effettuato gli stress test alla fine dello scorso anno per eventi come un aumento del 400 per cento dei crediti in sofferenza, un aumento dei rendimenti obbligazionari, grandi cambiamenti nel tasso di cambio dello yuan e il rallentamento della crescita economica al 4 per cento.
Le prove hanno visto la partecipazione di 17 banche nazionali che sono considerate di rilevanza sistemica e rappresentano il 61 per cento del patrimonio. Gli scenari di stress basso, medi e alto hanno mostrato che l’adeguatezza patrimoniale complessiva del sistema bancario è rimasta a un livello relativamente elevato. Anche nello scenario peggiore non si è vista un’adeguatezza patrimoniale scendere al di sotto del 10,5 per cento. Tuttavia, la Banca centrale cinese ha affermato che nello scenario peggiore tre banche non riuscirebbero a soddisfare i requisiti del rapporto di liquidità. Non sono stati comunicati i nomi delle banche e nemmeno i risultati per le singole banche. Le banche commerciali sono tenute a mantenere i loro coefficienti di liquidità al 25 per cento o superiore.
Gli stress test per le banche europee saranno più complessi e difficili
La forza del sistema bancario europeo sta per essere testata contro uno scenario apocalittico e di fantasia che comprende una disfatta del mercato obbligazionario globale e una crisi valutaria in Europa centrale e orientale.
La prospettiva di tre anni è caratterizzata da minacce alla stabilità delle banche dell’Unione europea e dal potenziale impatto sui bilanci. Questo secondo una bozza dell’Autorità bancaria europea (Eba) che rilascerà i dettagli domani in coordinamento con la Banca Centrale Europea (Bce).
► Gli stress test per le banche
Mentre la Bce si prepara ad assumere il controllo di circa 130 istituti di credito della zona euro a partire dal mese di novembre, i responsabili politici hanno scelto di riflettere sui possibili sviluppi delle situazioni in grado di avere riflessi sull’economia. Tra queste ci sono le tensioni in Ucraina che hanno portato a prove di stress più forti di quelle fatte fino a oggi. Esercizi simili nel 2010 e nel 2011 sono stati criticati per non avere scoperto le debolezze delle banche che poi sono fallite.
Per un portavoce di questa operazione, l’impatto negativo degli shock, che comprendono anche lo stress nel settore immobiliare commerciale e quello sul cambio estero in Europa centrale e orientale, è sostanzialmente globale. L’impatto totale degli shock sul Prodotto interno lordo (Pil) e pari, per alcuni economisti, a 7 punti percentuali di crescita in meno a confronto con le previsioni della Commissione europea nel corso dei tre anni fino al 2016.
L’Eba analizzerà le banche con un approccio a 360 gradi che comprende qualsiasi tipo di possibile rischio nei loro bilanci. I test saranno più complessi e più difficili rispetto a quelli del 2011 che hanno considerato solo uno shock sul debito sovrano.
In Cina gli stress test per le banche
La Cina Banking Regulatory Commission (CBRC) ha affermato che effettuerà stress test regionali e nazionali dopo che le banche hanno visto un picco delle sofferenze dello scorso anno, riflettendo le crescenti preoccupazioni per il rischio del credito.
Nelle linee guida inviate alle banche nel mese di marzo si afferma che gli stress test degli istituti bancari devono essere organizzati in modo tempestivo al fine di analizzare l’impatto delle situazioni sfavorevoli nelle singole banche e nel sistema bancario e sollecitare le istituzioni finanziarie bancarie a fare dei piani di emergenza. Le banche commerciali dovranno presentare i risultati degli stress test alla filiale locale della CBRC ogni trimestre.
► La Cina propone le misure per crescere come previsto
A differenza degli stress che gli Stati Uniti e la Banca centrale europea (Bce) hanno condotto all’indomani della crisi finanziaria, che avevano lo scopo di ripristinare la fiducia degli investitori nelle banche, gli osservatori del settore affermano che in Cina è improbabile che saranno rilasciati pubblicamente i risultati delle prove.
In Cina, il default di un corporate bond il mese scorso e il quasi collasso di due prodotti di investimento bancari di alto profilo all’inizio di quest’anno sono un’ulteriore prova delle crescente tensioni finanziarie che affliggono l’economia.
Le banche cinesi hanno a che fare con le conseguenze della grande abbuffata di prestiti che i politici hanno consentito per attenuare l’impatto della crisi finanziaria globale del 2008. Le linee guida esortano le banche a limitare i prestiti. In particolare, è necessario rafforzare la supervisione e il controllo dei rischi tra le imprese e il bilancio del settore bancario.