Il Governo approva il decreto sulle accise dei tabacchi. A partire dal primo giorno del prossimo anno, i fumatori dovranno fronteggiare l’ascesa del prelievo fiscale sui pacchetti che costano fino a 4 euro e 40 centesimi.
Tabacchi
Come si vendono le sigarette elettroniche
Le sigarette elettroniche sono state uno dei più promettenti business degli ultimi dieci anni. Inventate in Cina nel 2003, paese in cui, paradossalmente, sono state successivamente vietate, sono approdate in occidente come un’isola felice che ha reso altrettanto soddisfatti venditori e consumatori. In breve tempo sono riuscite ad intaccare il monopolio detenuto sui tabacchi dalle istituzioni nazionali.
Minore gettito IVA per effetto della crisi economica
Una nuova tassa sulle sigarette elettroniche?
E’ stato recentemente presentato dai relatori del decreto sui debiti della Pubblica Amministrazione un emendamento che vorrebbe l’ introduzione di una tassa al fine di recuperare ulteriori risorse: quella sulle sigarette elettroniche.
Il testo dell’ emendamento, che per ora si trova ancora sotto forma di bozza, prevederebbe la tassazione di prodotti contenenti nicotina o sostitutivi del tabacco, quindi andrebbe, in pratica, a imporre la vecchia accisa sul tabacco anche a prodotti che in realtà non lo contengono.
> Accisa
Dalla tassazione dei prodotti sostitutivi del tabacco come le sigarette elettroniche, lo Stato potrebbe recuperare qualche milione di euro, cifre che, in tempi di grandi ristrettezze e di grandi recuperi, servirebbero comunque a fare cassa, anche se l’ ammontare specifico dei debiti della Pubblica Amministrazione si aggira intorno ai 40 miliardi. E’ per questo motivo che di tale provvedimento si era già parlato in aprile.
> Le sigarette di contrabbando rubano un miliardo l’anno allo Stato
L’ altro motivo per cui se ne continua a parlare, nonostante il piede di guerra su cui si sono posti immediatamente i venditori delle sigarette elettroniche, è il fatto che lo Stato italiano deve cercare di recuperare quei 200 milioni di euro circa che le e-cig hanno mandato in fumo all’ erario, facendo improvvisamente calare le vendite delle sigarette tradizionali. L’ ultima parola sulla questione, tuttavia, assicura Beretta, sottosegretario all’ Economia, spetta ai Monopoli di Stato.