Fed pronta a fermare il tapering?

Durante la scorsa settimana sono state numerose le voci di corridoio secondo le quali tre membri del Fomc avrebbero dichiarato che la Fed sarebbe sul punto di bloccare il tapering e annunciare in più un altro round di quantitative easing.

In calo la disoccupazione negli Stati Uniti

 Negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione scende ancora e arriva a dicembre al 6,7%, un livello che non si vedeva dal 2008, cioè l’anno in cui è  iniziata la crisi economica. La Federal Reserve (Fed) nelle scorse settimane aveva dato l’avvio al tapering, ma le notizie che arrivano dal mercato del lavoro non sono buone. In effetti, il calo del tasso di disoccupazione non è riferito a un miglioramento del mercato del lavoro e quindi la Fed deve valutare come gestire il tapering e la sua velocità.

 

Richieste sussidi disoccupazione Usa, in discesa

 

Le notizie non buone per il mercato del lavoro degli Stati Uniti arrivano dal dato, sempre di dicembre, sulla forza lavoro. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è  calato ed è al 62,8%. Questo dato è il più basso da 35 anni. Il peso di questo dato è importante. Il tasso di disoccupazione è calato, ma le notizie sono negative perché il tasso di partecipazione alla forza lavoro è un elemento da considerare.

 

► I buoni dati macro economici Usa, spingono il tapering a marzo

 

Un indicatore più ampio del mercato del lavoro negli Stati Uniti, che comprende anche le persone con un lavoro occasionale o part time, è invece al 13,1%, invariato a dicembre nel confronto con il mese precedente.

Nel 2013 negli Stati Uniti sono stati creati circa 182 mila nuovi posti di lavoro al mese. Questi nuovi posti di lavoro sono circa mille in meno al mese rispetto al precedente anno. Dati, quindi, che sembrano ottimi, ma in verità ci sono molte cose cui bisogna prestare attenzione. E su questi aspetti potrebbe intervenire la Fed per gestire la velocità del tapering che è stato iniziato.

Bene il mercato del lavoro negli Stati Uniti

 L’Istat ha mostrato oggi i dati sulla disoccupazione in Italia, mettendo in evidenza una situazione difficile, soprattutto per quanto riguarda quella giovanile che è arrivata al livello più alto dal 1977. In Europa la situazione non è molto diversa, anche se a livello giovanile le cose stanno un po’ meglio che nel nostro Paese.

 

► Disoccupazione in crescita e quella giovanile è da record

 

In Europa in mercato del lavoro è alquanto immobile, mentre lo stesso non si può dire per gli Stati Uniti. Le stime di Adp per dicembre parlano di 238 mila nuovi posti di lavoro che sono stati creati. Un dato superiore alle previsioni, che erano di 200 mila posti di lavoro, e in rialzo rispetto al precedente di 229 mila posti di lavoro.

 

► Nuovo record disoccupazione, ad ottobre sono più di 3 milioni

 

Le assunzioni sono maggiori nelle piccole aziende, con 108 mila posti di lavoro, poi in quelle grandi, con 71 mila posti di lavoro, e in quelle piccole, con 59 mila posti di lavoro. Tra i settori, in quello dei servizi i posti di lavoro sono 170 mila e in quello della produzione di beni sono 69 mila.

Il 10 gennaio arriveranno i dati sull’occupazione del mese di dicembre e le previsioni sono del tasso di disoccupazione confermato al 7%.

Negli Stati Uniti, ma anche nei mercati finanziari di tutto il mondo, si aspetta la pubblicazione dei verbali del Fomc relativi alla riunione del 17 e del 18 dicembre. In quell’incontro si è dato il via al tapering e i verbali sono importanti in ambito finanziario. Le minute permetteranno con molta probabilità di capire quale sarà il ritmo delle riduzioni degli stimoli monetari all’economia da parte della Federal Reserve (Fed) nei prossimi mesi.

Il tapering a sorpresa di Bernanke

 Nell’ultima riunione presieduta da ben Bernanke che a breve sarà sostituito alla guida della Fedreal Reserve, è stato lanciato il tapering, lasciando spiazzati alcuni analisti.

La Fed attiva il tapering e Bernanke lascia tranquillizzando i mercati

 Il tapering, la riduzione degli stimoli monetari all’economia degli Stati Uniti, è stato attivato e il presidente uscente della Federal Reserve (Fed) Ben Bernanke ne ha spiegato i motivi in una conferenza stampa. Il comunicato della Fed precede la conferenza stampa, dove si parla dell’accordo del presidente uscente con Janet Yellen, cioè colei che lo sostituirà alla guida della Fed dal prossimo Fomc. Tra Ben Bernanke e Janet Yellen c’è accordo. La Yellen si trova così una situazione più tranquilla a livello di mercati.
La Federal Reserve ha confermato che per quanto concerne l’aumento dei tassi di interesse, ciò non è previsto in questo periodo. Il presidente della Fed uscente Ben Bernanke su questo argomento specifico nella conferenza stampa ha affermato: “Rimarranno su livelli attuali per molto tempo, fino al 2015 e forse anche per i primi mesi del 2016”.
I mercati finanziari oggi hanno aperto bene tranquillizzati dalla Fed e, soprattutto, dai dati macroeconomici degli Stati Uniti. La disoccupazione è prevista sotto al 6,5% e poi la  Fed ha detto che terrà sotto controllo l’inflazione scongiurando la possibile deflazione. Dichiarazioni tranquillizzanti per i mercati, visto che nei giorni scorsi si era immaginato un rischio deflazione.
Da capire la situazione che riguarda la fiducia dei mercati visto che l’economia è ancora debole. Gli investitori hanno espresso timori sul cambiamento della congiuntura economica, che potrebbe passare dall’attuale fase di debolezza alla crescita equilibrata. I dati lasciano immaginare un percorso del genere. In caso, invece, di risultati non in linea con le previsioni c’è  il rischio che gli investitori possano prendere delle posizioni dure e decise.

Come reagiranno le commodity alle decisioni sul tapering?

  A tenere in scacco gli investitori e gli operatori delle borse finanziarie in tutto il mondo, rimangono le incognite legate all’avvio o meno del tapering nell’economia più grande al mondo vale a dire l’America, che si rifletterà anche sul settore delle commodity.

Borsa cauta e Telecom in rialzo

 A Piazza Affari si registra un’apertura in ribasso in linea con le le altre Borse europee influenzate dalla chiusura negativa di Wall Street di ieri. Pochi spunti, scarso movimento e anche la preoccupazione che la Federal Reserve (Fed) possa anticipare il tapering sono i protagonisti di oggi in Borsa con i mercati che non rispettano le attese di un rally di fine anno.
In apertura, la Borsa di Milano mostra il Ftse Mib a -0,27%, l’All Share a -0,23% e il Fts Eurofirst 300 a -0,30%.
Tra i titoli, quelli bancari mostrano debolezza. Mps è a -1,5% con oggi che è previsto il consiglio di amministrazione e con la Fondazione che ha richiesto di fare slittare l’aumento di capitale al secondo semestre del 2014.
Tra gli altri titoli, bene Ansaldo Sts dopo che è stato nominato il nuovo amministratore delegato, e Telecom con un +0,7%.
Anche nel resto della mattinata Piazza Affari è cauta. Gli investitori aspettano le mosse della Federal reserve sul tapering e preferiscono trarre profitto. A metà mattinata, il Ftse Mib è a -0,36%, l’All Share è a -0,36% e il Ftse Eurofirst 300 è a -0,30%.
Tra i titoli bancari che hanno aperto negativi recupera Mps, Pop Milano a -1% e Pop Emilia a -2,1%.
Tra gli altri titoli in rialzo Ansaldo Sts del 2%. Autogrill negativa a -1,8% e il settore energia in rialzo con Eni e Enel. In rialzo anche A2A con oltre l’1% dopo che le giunte comunali hanno dato l’ok per il cambio di governance e di statuto. Ciò porta alla cessione di azioni fino al 5,12% del capitale nel prossimo anno. In rialzo e spunti per Telecom e Pirelli, mentre tra i minori K. R. Energy al +7,9% e Kinexia a -5,4%.

Borse in attesa del tapering

 Borse europee senza particolari scossoni in questa giornata. Il tapering negli Stati Uniti sembra rimandato, visto che l’economia è in crescita del 3,6% e che il tasso di disoccupazione è sceso al 7%. Il rialzo dei tassi è ancora lontano e le Borse europee, compresa Piazza Affari, sono caute.
Il Fomc, che riguarda la politica monetaria della Federal Reserve, si dovrebbe riunire entro il 18 dicembre e potrebbe dare l’avvio al tapering, la riduzione degli stimoli monetari da 85 miliardi di dollari al mese. I mercati sono in attesa di questa scelta e vedono nella ripresa economica degli Stati Uniti con i mercati emergenti stabili la possibilità di un’altrettanta ripresa in Europa.
Piazza Affari è in crescita dello 0,4%. Negli altri mercati europei, sale Francoforte dello 0,25% e scendono Parigi dello 0,3% e Londra dello 0,01%. Borse quindi contrastate e in attesa di sviluppi per mostrare maggiori movimenti.
Tra i titoli, bene Mps dopo un periodo di ribassi e grazie alla richiesta della Fondazione di fare slittare l’aumento di capitale. In ribasso Mediaset.
In crescita l’euro a 1,3715 nel cambio con il dollaro e a 141,5 rispetto allo yen. Nel cambio con la moneta giapponese l’euro arriva a un livello che non si vedeva da 5 anni.
In calo lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi a 230 punti. La situazione politica caratterizzata dalla vittoria delle primarie di Matteo Renzi, che diventa il segretario del Pd, non dovrebbe avere ripercussioni negative sui mercati secondo quanto affermato dagli esperti.
La Borsa di Tokyo ha fatto registrare un rialzo del 2,29% che rappresenta la migliore seduta degli ultimi tre mesi.