![](https://www.mondoeconomia.com/wp-content/uploads/2013/10/122552861-300x196.jpg)
Arriva in extremis il taglio del cuneo fiscale con i fondi della spending review
![](https://www.mondoeconomia.com/wp-content/uploads/2013/10/122552861-300x196.jpg)
I liberi professionisti italiani hanno visto la restrizione del proprio reddito del 10% negli ultimi tre anni dal 2009 al 2012. Per effetto della crisi economica e per l’eccessiva tassazione a cui sono sottoposti. Inoltre, c’è da considerare che stiamo parlando di una categoria che non può contare su ammortizzatori sociali in caso di perdita di lavoro e che ha la tassazione più alta d’Europa con circa il 15%-17% in più in media rispetto ai colleghi degli altri Paesi europei.
► I conti correnti per liberi professionisti – Servizi aggiuntivi
Dalla Legge di Stabilità arriva una nuova modifica sulla tassazione dei conti correnti bancari e postali e di tutti gli altri prodotti finanziari. A partire dal 2014 l’imposta di bollo sarà per tutti pari al 2 per mille della giacenza. Rimarrà in vigore solo la no tax area, che esonera dal pagamento delle tasse i conti correnti bancari e postali con un deposito inferiore ai 5 mila euro.
Siamo nella settimana del Natale e molti italiani stanno pensando ai regali da fare a familiari e amici. Prima, però, di spendere i soldi per gli acquisti, c’è da fare i conti con le spese. Con le tasse nello specifico. In effetti l’inizio della settimana non è dei più felici per i cittadini visto che si apre con il doppio saldo Imu e con la Tares.
► Scadenza IMU del 16 dicembre – Chi deve pagare
Il conguaglio di fine anno della Tares, la tassa comunale per rifiuti e servizi, attraverso il quale i cittadini saranno chiamati a corrispondere la terza rata della tassa, non porta certo buone notizie per gli italiani. Uno studio della UIL mette in luce infatti un aumento di 80 euro rispetto a quanto pagato nel 2012.
Su un progetto simile la Francia ci lavorava da mesi, tanto da spaccare a metà più volte l’opinione pubblica. Eppure è stata l’Italia, prima in Europa, ad imporre una tassa ai giganti del web, le grandi multinazionali dei new media e dell’online che in quanto a strategia fiscale ne sanno una più del diavolo.