La Tobin Tax cambia ancora

 La Tobin Tax è un’imposta che riguarda le rendite finanziarie. Peccato che da quando è stata introdotta, anche a livello teorico, ci sono state tante modifiche e adesso si sa che chi ha una rendita finanziaria deve pagare qualcosa all’Erario ma non è ancora chiaro su quale valore sarà calcolata l’imposta. Di certo c’è che la Tobin Tax sarà effettiva dal 16 ottobre 2013.

Commerzbank e il prelievo forzoso in Italia

Insomma, dalla metà di ottobre, gli operatori finanziari non hanno più scampo. La prima scadenza era stata fissata per il 16 luglio, poi c’è stato lo slittamento di tre mesi, ma non sembra ci sia modo di procrastinare ancora l’imposta. Dal primo marzo scorso sono conteggiate le tasse relative ai trasferimenti azionari, mentre dal primo settembre comincerà il conteggi per i contratti derivati.

Tobin tax sulle azioni al via

L’imposta deve essere utile ad arginare le speculazioni e per questo è applicata alle operazioni ad alta frequenza che riguardano sia le azioni, sia i derivati. La novità, che nella pratica deve ancora trovar applicazione, è stata pensata dal governo Monti o meglio, il vecchio esecutivo ha pensato di anticipare di un anno l’entrata in vigore della direttiva europea che comunque avrebbe imposto anche al nostro paese un prelievo sulle rendite finanziaria a partire dal primo gennaio 2014.

 

Un miliardo e mezzo sottratto all’erario

 Continuano le operazioni della Guardia di Finanza per la ricerca delle irregolarità e delle eventuali frodi fiscali messe in atto dai contribuenti italiani. In sette mesi di lavoro, infatti, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno rilevato numerosi comportamenti e attività che operavano alle spalle dell’erario e hanno quantificato le perdite dello Stato in circa un miliardo e mezzo di euro. 

Chi pagherà la Service Tax

 Dopo gli interventi dei giorni scorsi del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, del vice Ministro all’ Economia Pier Paolo Baretta e dello stesso Enrico Saccomanni, anche il ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, dal meeting di Comunione e Liberazione in corso a Rimini, torna sullo spinoso tema dell’ IMU, che troverà soluzione a breve.

Detrazioni al 50 per cento per ricostruire gli immobili

 Sono entrate in vigore le novità che riguardano l’edilizia e sono state inserite nel Decreto del Fare. Sembra proprio che i proprietari degli immobili che desiderano fare i lavori, avranno qualche soldo in meno da spendere nonché una facilitazione su documenti e pratiche da sbrigare.

Chiarimento sulla detrazione IVA per il fotovoltaico

Il Decreto del Fare, infatti, ha previsto dei vantaggi per coloro che sono proprietari di un immobile e vogliono effettuare degli interventi per la demolizione degli immobili e per la loro ricostruzione su una sagoma diversamente disegnata. Le autorizzazioni amministrative sono state ridotte all’osso, semplificate e comprendono anche qualche beneficio economico.

Cosa cambia nei bonus casa

Cambiare l’aspetto della propria casa, infatti, può costare anche il 50 per cento in meno, questa la quota della detrazione, a patto di non cambiare la volumetria dell’immobile. La ricostruzione dell’immobile con una sagoma diversa dall’originale è da considerare una pratica, un intervento, legato soprattutto alle villette, agli immobili rurali o a quelli unifamiliari.

In genere la ricostruzione è finalizzata all’aumento della funzionalità della casa e all’incremento della percentuale di risparmio energetico. Il consumo di energia, infatti, è diventato un problema comune. Le costruzioni si possono evolvere anche per andare dietro al riscaldamento globale.

L’importante, per ottenere l’agevolazione, è non variare la volumetria dell’immobile. La documentazione da produrre è una semplice Scia.

Quanto si deve pagare per la tassa annuale sulle unità da diporto

 Che cos’è la tassa annuale sulle unità da diporto

Tra le numerose tasse di cui l’ Agenzia delle Entrate richiede il pagamento vi è anche la tassa annuale sulle unità da diporto. La  tassa annuale sulle unità da diporto è infatti la tassa che sono tenute a pagare tutte le imbarcazioni e le navi che hanno una lunghezza superiore ai 10 metri.

Per l’IMU si pensa all’abolizione della prima rata e alla Service Tax

 E’ atteso per venerdì prossimo, 23 agosto, il Consiglio dei Ministri, durante il quale verranno probabilmente decise con più sicurezza le misure definitive da prendere per sciogliere il complicato nodo rappresentato dall’ IMU. E mentre si attende l’ esito del Consiglio e presentazione della bozza di riforma del sistema di tassazione degli immobili italiani, che, come promesso dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, dovrebbe essere pronta per fine agosto o i primi di settembre, si moltiplicano le anticipazioni

Come e quando pagare la tassa annuale sulle unità da diporto

 Che cos’è la tassa annuale sulle unità da diporto

La  tassa annuale sulle unità da diporto è la tassa che sono tenute a pagare ogni anno all’ Agenzia delle Entrate tutte le imbarcazioni e le navi che hanno una lunghezza superiore ai 10 metri.  

Nuove norme per la tassa annuale sulle unità da diporto

 L’ emanazione del decreto legge n. 69 / 2013 ha apportato delle modifiche e rimodulato il tributo che ogni anno deve essere conferito allo Stato dai proprietari di imbarcazioni e di navi. Si tratta della cosiddetta tassa annuale sulle unità da diporto, che d’ ora in avanti si pagherà quindi secondo diverse modalità.

Chi deve pagare la tassa annuale sulle unità da diporto

 Che cos’è la tassa annuale sulle unità da diporto

Tra le numerose tasse di cui l’ Agenzia delle Entrate richiede il pagamento vi è anche la tassa annuale sulle unità da diporto. La  tassa annuale sulle unità da diporto è infatti la tassa che, a partire dal 1 maggio del 2012, sono tenute a pagare tutte le imbarcazioni e le navi che hanno una lunghezza superiore ai 10 metri.