Le spese auto del lavoratore autonomo

 L’Agenzia delle Entrate si mette al servizio dei contribuenti accogliendo le richieste di chiarimenti inoltrate tramite il sito internet FiscoOggi. Una nota interessante è stata ultimamente dedicata alle spese relative all’auto, che possono essere scaricate da un lavoratore autonomo.

Per le auto aziendali doppio giro di vite

La domanda è molto semplice. Il contribuente chiede:

“Svolgo attività di lavoro autonomo. La franchigia di 40 euro, prevista ai fini della deducibilità dal reddito complessivo del contributo al Servizio Sanitario Nazionale relativo al premio RC auto, la posso far rientrare, tra i costi relativi al veicolo a uso promiscuo?”

Il primo chiarimento riguarda la percentuale di deducibilità. Dopo l’introduzione della Legge di stabilità, la deducibilità dal reddito delle spese e dei componenti negativi legati ai veicoli usati per l’attività d’impresa ma non solo come beni strumentali, è passata dal 40 al 20 per cento.

Le polizze RCA più convenienti d’Italia

Tra i costi che possono essere scontati dalle tasse quali costi deducibili rientrano i carburanti e i lubrificanti, la tassa di proprietà, i pedaggi autostradali, le spese di manutenzione, l’IVA indetraibile per l’acquisto della macchina e l’assicurazione RC Auto.

Sulle polizze per responsabilità civile, il contributo SSN è applicato su base percentuale e serve per compensare tutti i costi sostenuti per l’assistenza alle vittime degli incidenti stradali. Questo contributo è obbligatorio per legge e fa parte degli oneri deducibili ma con la legge Fornero è stato stabilito che per il 2012 sarà deducibile solo la parte che eccede 40 euro.

Software online per gli studi di settore

 E’ stato pubblicato online il software relativo agli studi di settore, uno strumento predisposto dall’Erario per dare la possibilità ai contribuenti di giustificare le anomalie riscontrate dal fisco.

L’Agenzia delle Entrate, in questo momento, sta cercando di capire meglio cos’è successo alle dichiarazioni nelle annualità 2009, 2010 e 2011, ma vuole rendere la comunicazione con i contribuenti interessati alla verifica, più snella e veloce.

Come si presenta il modello Unico

L’Erario ha quindi reso disponibile da venerdì 21 giugno, il software per la “Comunicazione anomalie 2013“. Si tratta di un programma che si può scaricare gratuitamente dal proprio sito internet dell’Agenzia delle Entrate. A partire dal 26 giugno, dunque, i contribuenti e gli intermediari, potranno offrire chiarimenti e precisazioni sulle anomalie segnalate dal fisco in relazione agli studi di settore per il triennio 2009-2011.

Online i modelli di dichiarazione semplificati

Con la procedura indicata si potranno, segnalare imprecisioni ed errori nei dati riportati nella comunicazione inviata al contribuente o all’intermediario e poi si possono indicare i motivi che hanno determinato l’anomalia più tutte le informazioni utili per capire cos’è successo.

Inviare telematicamente la comunicazione, è molto semplice perché è sufficiente avere un pin code, un codice personale per usare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Si deve avere anche l’autorizzazione ad accedere al servizio Entratel.  La richiesta può essere fatta online o presso gli uffici territoriali dell’Erario.

Se il destinatario della cartella è assente

 Se si deve notificare una cartella esattoriale ad un contribuente, è possibile usare più di una soluzione di notifica. E’ arrivato il 10 giugno scorso il chiarimento della Corte di Cassazione con l’ordinanza 14575. Il sunto del documento è il seguente.

Se l’agente postale che deve notificare al destinatario una cartella esattoriale, non trova il destinatario perché temporaneamente assente, può sia affiggere alla posta d’ingresso dell’abitazione l’avviso di deposito del documento presso l’ufficio postale, oppure può inserire il documento stesso nella cassetta della corrispondenza dell’abitazione del destinatario, dell’ufficio o dell’azienda.

Gli interessi di mora sono più consistenti

Tutte e due le forme di notifica sono da considerasi equivalente. Il chiarimento arriva dopo la contestazione di un contribuente toscano che ha effettuato il ricorso contro la Commissione tributaria provinciale di Lucca spiegando che la cartella di pagamento per IRPEF, IVA e IRAP con tutte le sanzioni, relativa agli anni d’imposta 2002 e 2003, doveva essere considerata invalida.

Nessuna cartella esattoriale per le imprese creditrici delle PA

Il contribuente, infatti, sosteneva che gli avvisi non erano mai pervenuti e quindi non aveva potuto impugnarli per decadenza dei termini. In pratica si lamentava della mancata notifica dei documenti.

La notifica degli avvisi, invece, era avvenuta e l’agente postale, in due casi, aveva documentato la situazione, spiegando di aver inserito l’avviso nella cassetta della posta, e poi provveduto ad inviare la comunicazione sul deposito del plico.

Chiarimento sulla detrazione IVA per il fotovoltaico

 Ci sono delle regole che disciplinano la cessione di elettricità da parte di un privato, in relazione alla costruzione e allo sfruttamento dell’impianto fotovoltaico. La Corte Europea, di recente, ha deciso di intervenire con un chiarimento sull’articolo 4 della sesta direttiva 77/388/CEE.

La radice del chiarimento è in una controversia che ha opposto l’amministrazione fiscale austriaca e un contribuente. Il motivo del contendere è una detrazione dell’IVA fatta a monte e relativa ad un impianto fotovoltaico costruito sul tetto di una casa privata, usata come abitazione.

Pronta la proroga per i bonus energia

La Corte europea ha chiarito quindi l’interpretazione dell’articolo 4 della sesta Direttiva 77/388/CEE. In base a questa normativa si considera soggetto passito chiunque eserciti una delle attività economiche indicate nel paragrafo 2 dell’articolo, indipendentemente dalla finalità e dal rendimento dell’attività.

Le attività citate sono quelle di produttore, commerciante e prestatore di servizi, tra cui rientrano anche l’attività estrattiva, quella agricola, le attività professionali liberali o le altre attività assimilate. Queste attività diventano “economiche” nel momento in cui lo sfruttamento di un bene materiale o immateriale, assicura un rendimento stabile nel tempo.

I prestiti più convenienti per le ristrutturazioni

L’amministrazione finanziaria austriaca, poiché il contribuente aveva un impianto non dedicato all’immagazzinamento dell’energia, con la conseguente cessione dell’energia alla rete generale da cui poi la ricomprava, ha pensato che la sua attività non potesse essere considerata economica.

La Corte europea ha sovvertito questa interpretazione. L’introito è infatti una qualunque contropartita economica.

I problemi della lotta all’ evasione fiscale italiana

 Perché la lotta all’ evasione fiscale in Italia non consegue i risultati sperati? Perché, nonostante tutti gli sforzi compiuti dai Governi che si sono succeduti, l’ Italia continua ad avere, tra i Paesi europei, i tassi più alti di evasione fiscale? 

Possibile il rinvio dell’ aumento dell’ IVA

 Si fa finalmente un poco di chiarezza in più un merito alla spinosa faccenda dell’ IVA, la cui aliquota, per volontà del Governo Monti, dovrebbe aumentare dal 21 al 22% a partire dal prossimo primo di Luglio.

Confesercenti denuncia la riduzione del potere d’ acquisto

 In occasione della tradizionale assemblea annuale, il Presidente della Confesercenti, Marco Venturi, ha presentato uno studio recentemente condotto dall’ associazione dei commercianti italiani sulla riduzione del reddito e del potere d’ acquisto delle famiglie italiane. 

Le perdite di Equitalia

 Il volto di Equitalia S. p. a. appare oggi molto mutato rispetto al passato, nonostante gli sforzi compiuti dal suo direttore Attilio Befera. La società di recupero crediti che lavora in collaborazione con l’ Agenzia delle Entrate, infatti, è interessata, almeno da un paio di anni, da una generale contrazione, e basta dare una semplice occhiata ai suoi conti e ai suoi bilanci per rendersene conto. 

Come pagare l’ IMU con il ravvedimento operoso

 E’ scaduto proprio nella giornata di ieri, 17 giugno, il termine ultimo per il pagamento della prima rata dell’ IMU, almeno per coloro che sono titolari di immobili che non rientrano nelle categorie beneficiate dalla sospensione voluta dal Governo Letta attraverso il decreto legge varato qualche settimana fa.

Sanzioni per il ritardo del pagamento dell’ IMU

 Proprio nella giornata di ieri, come abbiamo avuto modo di segnalare, è scaduto il termine ultimo per il pagamento della prima rata dell’ IMU, l’ Imposta Municipale Unica a cui sono soggetti tutti i titolari di immobili che non hanno potuto godere della sospensione che il Governo ha autorizzato qualche settimana fa per decreto e che riguarda in particolare le prime case e i terreni e i fabbricati agricoli.