I tassi di interesse bassi mettono a rischio le compagnie di assicurazioni in Germania

 Alcune tra le più grandi compagnie di assicurazioni vita tedesche potrebbero trovarsi in difficoltà se i tassi di interesse bassi persisteranno, secondo le osservazioni formulate dall’organizzazione di settore del Paese.
I tassi di interesse bassi sul mercato dei capitali in Europa hanno ridotto il reddito degli assicuratori in Germania, visto che si sono abbassati i guadagni dei loro investimenti in obbligazioni e altri titoli sicuri, e questo rende sempre più difficile adempiere agli obblighi verso i contraenti.

In Germania, ci sono 93 piccoli assicuratori vita e molti di questi sono in difficoltà a causa dei bassi tassi di interesse. Ma da Bafin, che si occupa di organizzazione finanziaria, hanno affermato che in sostanza molti piccoli assicuratori stanno facendo bene e che il rischio potrebbe essere per le compagnie di assicurazione più grandi. Molti piccoli assicuratori si trovano su una solida base, mentre alcuni tra i più grandi possono trovarsi in difficoltà per una combinazione di politiche di investimento errate, alti costi e alte garanzie.

 

L’attività manifatturiera in Germania sempre ad alti standard

 

I tassi di interesse ultra bassi influenzano soprattutto gli assicuratori vita che hanno la necessità di ridurre i loro costi per compensare i minori margini.

Il ministero delle finanze tedesco ha affermato il mese scorso che sta progettando misure a sostegno degli assicuratori vita, che concernono le provvigioni degli agenti e che consentendo una maggiore flessibilità sui tassi base.

Il più grande assicuratore vita in Germania è Allianz con circa il 15 per cento della quota di mercato, e ha già detto che la sua azienda è in grado di sopportare lunghi periodi di bassi tassi di interesse.

Pubblicati i tassi anti usura per il secondo trimestre 2014

 Il MEF ha da poco pubblicato i tassi di interesse effettivi globali medi per il secondo trimestre 2014, ovvero i parametri di riferimento anti usura in vigore dal 1 aprile al 30 giugno 2014. Tali tassi, pubblicati anche sulla Gazzetta Ufficiale, saranno validi per le principali operazioni di credito e di finanziamento a cui i consumatori italiani potranno fare ricorso. Tra queste si dovranno considerare quindi tutte operazioni di mutuo, prestito, leasing e le aperture di conto corrente, solo per citare le principali.

Focus sul forex, nella giornata di chiusura delle Borse

 La giornata che ci apprestiamo a vivere sui mercati finanziari sarà caratterizzata dalla chiusura delle Borse per le festività pasquali – chiusura che nel caso delle piazze europee perdurerà anche lunedì – e quindi un focus orientato alla ricerca eventuale di spunti operativi sul fronte del forex  che invece seguirà i normali orari di contrattazione.

Fed, poche novità dal comunicato della Yellen

 Molto atteso era anche il discorso della Yellen presidente Fed all’ Economic Club di New York, ma le novità emerse sono poche. La presidente del FOMC resta convinta che l’occupazione e l’inflazione conservino ampi margini di miglioramento e distino ancora molto dai target FED, che non verranno raggiunti prima del tardo 2016. Ne consegue che la politica monetaria resterà accomodante a lungo, sebbene la Yellen sia pronta a modificare la stance alla bisogna

I funzionari della Fed a favore di una politica monetaria accomodante

 La Federal Reserve non dovrebbe alzare i tassi di interesse fino a quando l’economia sarà vicina alla sua piena forza, come hanno affermato diversi membri della Federal reserve (Fed). L’impegno della Fed è quindi quello di mantenere i tassi bassi anche se l’economia sta recuperando.

Il membro della Fed Kocherlakota ha affermato che se le famiglie e le imprese ritengono che la Fed sia vicina ad aumentare i tassi possono decidere di risparmiare piuttosto che spendere inibendo la ripresa. Con l’inflazione bassa, ha spiegato, la Fed può permettersi di rimanere con una politica accomodante anche quando il recupero si rafforzerà, e ci sarà probabilmente bisogno di aumentare i tassi solo gradualmente. L’inflazione si è leggermente ripresa il mese scorso, ma rimane ben al di sotto dell’obiettivo del 2 per cento della Fed.

 

Nella Fed continua il dibattito sui tempi dell’aumento dei tassi

 

Nel frattempo, la disoccupazione è al 6,7 per cento e rimane ben al di sopra del livello dal 5 per cento al 6 per cento che la maggior parte degli economisti considera normale.

Il presidente della Fed di Boston Eric Rosengren ha lanciato l’idea di mantenere i tassi di interesse vicino allo zero fino a quando l’economia statunitense non raggiungerà gli obiettivi di occupazione e inflazione della banca centrale.
Rosengren ha affermato che dovrebbe essere coerente mantenere i tassi di interesse al loro livello molto basso fino a quando non si raggiungerà la piena occupazione e l’obiettivo di inflazione del 2 per cento. Nel mese di dicembre, Rosengren ha mostrato il suo dissenso sulla decisione della maggioranza della Fed di cominciare a ridurre l’acquisto di bond.

Molti investitori sono sembrati confusi e impazienti in riferimento alle comunicazioni della Fed. L’anno scorso, ad esempio, il presidente della Fed Ben Bernanke parlò della fine degli acquisti di obbligazioni e questo ha portato a un forte aumento dei costi di indebitamento a livello di mercato.