Il presidente della Fed dichiara che c’è una pressoché inesistente crescita del salario; ancora, una fetta troppo sostanziosa di disoccupati di lungo termine ed infine una diminuzione del tasso di partecipazione che riflette la presenza di una larga parte di lavoratori scoraggiati.
Tassi
La Bce pensa a tassi ancora bassi
Il membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea (Bce) Benoit Coeuré in un’intervista ha affermato che i Paesi della zona euro stanno vivendo una ripresa, ma possono essere necessari tassi di interesse inferiori per nutrirla. Per Coeuré, i mercati anticipano una ripresa economica e alla Bce si considera che la ripresa è già arrivata, ma si sa anche che sarà graduale e fragile. L’impegno della Bce è quello di accompagnare la ripresa probabilmente anche con tassi di interesse bassi o minori per un periodo prolungato.
Il membro della Bce ha anche affermato che non si prevedono ulteriori misure di allentamento quantitativo, ma ha aggiunto che si continuerà a seguire molto da vicino gli sviluppi e si agirà se necessario.
► Deflazione in Europa, la Bce ha pronte misure non convenzionali
Giovedì la Bce ha previsto azioni per rilanciare l’economia della zona euro e per rilanciare l’inflazione troppo bassa. La banca centrale ha mantenuto i tassi di interesse stabili allo 0,25 per cento nella sua riunione ordinaria, ma il presidente Mario Draghi ha detto che si è raggiunta l’unanimità sugli acquisti di asset, noto anche come allentamento quantitativo, che potrebbe essere necessario per affrontare l’inflazione che si è dimostrata persistentemente bassa.
Coeuré ha anche detto che la Francia deve rispettare i suoi impegni in Europa per quanto riguarda la riduzione del deficit parlando di questione di credibilità e di fiducia. Il governo francese, dopo il rimpasto, non ha perso tempo nell’indicare che cercherà di rinegoziare la scadenza per la riduzione del deficit con la Commissione europea, mettendosi in rotta di collisione con i suoi partner europei. La Francia aveva precedentemente promesso di portare il suo deficit pubblico sotto il limite trattato Ue del 3 per cento del reddito nazionale nel 2015.
I migliori tassi di interesse per i prestiti auto – Aprile 2014
Nel corso del mese di Aprile 2014 i tassi di interesse dei prestiti sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto ai valori registrati nel mese precedente. Soprattutto in merito ai prestiti auto, non è stato possibile rilevare grandi variazioni sulle offerte, che si sono mantenute in linea con la media del periodo. Ecco quindi i dati aggiornati a livello statistico.
I migliori tassi di interesse per i mutui a tasso variabile con cap – Aprile 2014
In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che nel mese Aprile 2014 l’andamento dei tassi di interesse dei mutui ha subito delle leggere variazioni rispetto al mese di Marzo 2014. Dopo aver preso visione delle offerte per i mutui a tasso fisso e a tasso variabile, in questo post vedremo quindi quali sono state le variazioni più significative e come ci si può orientare al momento per la scelta di un mutuo tra le varie offerte a tasso variabile con cap.
I migliori tassi di interesse per i mutui a tasso variabile – Aprile 2014
In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che nel mese Aprile 2014 l’andamento dei tassi di interesse dei mutui ha subito delle leggere variazioni rispetto al mese di Marzo 2014. Dopo aver preso visione delle offerte per i mutui a tasso fisso, in questo post vedremo quindi quali sono state le variazioni più significative e come ci si può orientare al momento per la scelta di un mutuo tra le varie offerte a tasso variabile.
I migliori tassi di interesse per i mutui a tasso fisso – Aprile 2014
Nel mese Aprile 2014 l’andamento dei tassi di interesse dei mutui ha subito delle leggere variazioni rispetto al mese di Marzo 2014. In questo post vedremo quindi quali sono state le variazioni più significative e come ci si può orientare al momento per la scelta di un mutuo tra le varie offerte a tasso fisso.
Conti correnti online più convenienti anche nel 2013
Anche nel corso del 2013 i conti correnti online si sono rivelati più economici e convenienti di quelli con operatività tradizionale. Nel corso del 2013, infatti, i correntisti con un conto corrente tradizionale hanno pagato un 20 per cento in più rispetto al 2012 e un 40 per cent in più rispetto al 2010. I correntisti con conto corrente online hanno invece almeno risparmiato sulla differenza del costo del servizio, perché i conti correnti tradizionali prevedono in genere costi operativi più alti. Ma il mercato dei conti correnti online è oggi ancora limitato da una certa preferenza per le operazioni allo sportello, che se effettuate online non avrebbero costi.
Nella Fed continua il dibattito sui tempi dell’aumento dei tassi
Due importanti esponenti della Federal reserve (Fed) hanno affermato mercoledì che non c’è alcuna fretta per alzare i tassi di interesse e che questo sarà fatto quando si vedranno miglioramenti nell’economia degli Stati Uniti. I commenti del presidente della Fed di St. Louis James Bullard e del presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart hanno rafforzato l’idea che le politiche monetarie dovrebbero rimanere accomodanti ancora per un po’, nonostante le intense speculazioni di mercato sui tempi della decisione.
Bullard, parlando con i giornalisti nella succursale della banca centrale americana, ha affermatoche un aumento del tasso ufficiale è ancora a distanza considerevole. La settimana scorsa ha detto che l’aumento dovrebbe arrivare nel primo trimestre del prossimo anno.
► Fed, tassi bassi anche se raggiunti target inflazione e occupazione
Lockhart, che come Bullard non ha la possibilità di voto sulla politica della Fed quest’anno, ma che partecipa comunque alle discussioni, ha affermato che l’economia deve crescere a circa il 3 per cento per giustificare un aumento dei tassi nella seconda metà del prossimo anno. Parlando a Miami, Lockhart ha detto che l’economia continuerà a crescere a partire dal trimestre in corso e che questo trend si vedrà anche nei prossimi trimestri.
Sia Lockhart che Bullard hanno ribadito che i segni di una crescita debole nel primo trimestre sono probabilmente da attribuire a fenomeni temporanei come l’inverno rigido e che sono necessari diversi mesi per comprendere l’entità del crollo legato alle condizioni atmosferiche.
La Fed sta appena iniziando la sua inversione di politica monetaria che risulta essere più difficile che mai, avendo iniziato nel mese di gennaio con la riduzione del suo programma di acquisto di bond, che dovrebbe terminare entro dicembre. Il mese scorso, la Fed ha detto che ci sarà un considerevole periodo di tempo tra la fine degli acquisti di asset e il rialzo dei tassi. Il presidente della Fed Janet Yellen ha poi aggiunto che il periodo potrebbe essere di sei mesi o simile, innescando le vendite nel mercato e spingendo i trader a prevedere che il rialzo dei tassi arriverà a giugno del prossimo anno.