I migliori tassi di interesse per i mutui a tasso variabile – Dicembre 2013

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che nel mese dicembre 2013 l’andamento dei tassi di interesse dei mutui ha subito delle leggere variazioni rispetto al mese di novembre 2013. Dopo aver preso visione delle offerte per i mutui a tasso fisso, in questo post vedremo quindi quali sono state le variazioni più significative e come ci si può orientare al momento per la scelta di un mutuo tra le varie offerte a tasso variabile. 

I migliori tassi di interesse per i mutui a tasso fisso – Dicembre 2013

 Nel mese dicembre 2013 l’andamento dei tassi di interesse dei mutui ha subito delle leggere variazioni rispetto al mese di novembre 2013. In questo post vedremo quindi quali sono state le variazioni più significative e come ci si può orientare al momento per la scelta di un mutuo tra le varie offerte a tasso fisso. 

Diminuiscono i rendimenti dei conti deposito a novembre 2013

 Nel mese di novembre 2013 è stato possibile rilevare nel panorama finanziario italiano un calo generale dei rendimenti dei conti deposito, uno dei più comuni prodotti di investimento. Il fenomeno ha interessato, in realtà, sia i conti deposito a breve termine, sia quelli a più lungo termine, anche se in misura minore. 

I tassi di interesse rimarranno bassi ancora a lungo per la BCE

 Il presidente della Banca Centrale Europea – BCE – Mario Draghi, nel corso di un intervento davanti al Parlamento Europeo ha avuto modo di confermare la politica che sarà applicata nel corso dei prossimi mesi dall’Istituto di Francoforte. Il presidente dell’Eurotower ha infatti confermato che i tassi di interesse rimarranno bassi ancora per lungo tempo, al fine di sostenere l’economia dell’Eurozona.

Conti correnti – I diritti del cliente al momento della scelta

 Anche quando scelgono un conto corrente bancario i consumatori possono esercitare una serie di diritti che gli devono essere riconosciuti dagli intermediari che propongono il prodotto in questione. Anche la vendita dei prodotti finanziari, cioè, è regolata da una serie di norme che tutelano i consumatori e sono inserite all’interno del corpus di leggi italiano. 

La Bce conferma il sostegno all’economia Ue

 Il Presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi conferma la politica economica basata sui tassi di interesse bassi per il sostegno ai Paesi Ue. I tassi di interesse resteranno bassi ancora a lungo come confermato da Mario Draghi in un intervento al Parlamento europeo. L’Eurozona potrà contare sul sostegno della Bce, visto che l’economia è ancora in affanno, e i tassi d’interesse, che sono al minimo storico, potrebbero scendere ancora.
Per l’Italia c’è ancora la richiesta di contenere il debito pubblico e fare più sforzi per il risanamento. Nel bollettino mensile, quindi, la Bce chiede all’Italia di fare di più in quanto il peggioramento delle condizioni economiche è imputabile primariamente a rapporto deficit/Pil che è sopra le stime e le previsioni. Quello della Bce è quindi un monito visto che l’obiettivo del rapporto deficit/Pil del 2,9% non è stato raggiunto, è al 3%, e per il 2014 la previsione è all1,8%. Il risanamento non è quindi in linea con quello richiesto e si chiedono maggiori sforzi.
Il Presidente Mario Draghi ha affermato: “Abbiamo ridotto i nostri tassi di interesse a livelli storicamente bassi e per chiarire l’orientamento della nostra politica monetaria a venire abbiamo introdotto delle linee guida future. Abbiamo detto che ci aspettiamo che i tassi di interesse chiave rimangano al livello attuale o inferiore per un lungo periodo di tempo. Abbiamo ridotto due dei tassi di interesse chiave con la diminuzione della pressione dei prezzi e abbiamo anticipato la debolezza dell’inflazione. Mantenendo queste anticipazioni confermiamo anche le nostre linee guida nella loro formulazione originale”.
La Bce si concentra anche sull’abbassamento dei tassi di finanziamento alle piccole e medie imprese che sono la base dell’economia. C’è poi l’importanza dell’Unione bancaria che per Mario Draghi si può raggiungere prima della fine della legislatura del Parlamento Ue.

Tassi interesse, ancora bassi per un lungo periodo

  Gli economisti specializzati in economia monetaria ritengono che questa fase di bassi tassi di interesse durerà ancora per molto tempo se si vuole uscire dalla crisi.  Quindi si prevede una politica monetaria estremamente accomodante.

Caratteristiche del Fondo di Solidarietà

  Per coloro che hanno deciso di fare il grande passo ed acquistare la loro prima casa. potrebbe essere di aiuto sapere che nel caso di necessità, per la richiesta di un finanziamento per l’acquisto dell’immobile potrebbe arrivare il Fondo di Solidarietà.

Prestiti a imprese e famiglie in diminuzione e tassi di interesse leggermente più bassi

 I dati comunicati da Bankitalia mostrano a ottobre un crollo dei prestiti alle imprese e alle famiglie. Il confronto con ottobre 2012 vede una diminuzione dei prestiti alle famiglie dell’1,3%, mentre quelli alle imprese non finanziarie sono scesi del 4,9% sempre nel confronto su base annua. Il dato sui prestiti al settore privato in un anno mostrano una contrazione del 3,7%. Una diminuzione importante considerando che anche negli anni precedenti le banche si sono dimostrate meno propensi a concedere finanziamenti a imprese e famiglie.
Per quanto riguarda i tassi di interesse sui finanziamenti erogati, quelli alle famiglie per l’acquisto della casa sono stati del 3,9% a ottobre. I tassi di interesse per il credito al consumo sono stati del 9,28% sempre a ottobre. In tutti e due i casi si registra una lieve diminuzione rispetto al mese di settembre, quando i tassi di interesse sull’acquisto della casa erano al 3,97% e quelli sul credito al consumo erano al 9,61%. I tassi di interesse per i prestiti alle società non finanziarie per un importo che è fino a 1 milione di euro sono invece aumentati al 4,49% a ottobre dal precedente 4,33% di settembre. In diminuzione invece i tassi di interesse sui prestiti superiori a 1 milione di euro che sono al 2,86% a ottobre dal precedente 2,98% di settembre.
In crescita a ottobre i depositi bancari del settore privato al 5,4% rispetto al 3,6% di settembre. In diminuzione la raccolta obbligazionaria su base annua al 7% dal 7,2% del precedente mese. Le sofferenze bancarie non mostrano variazioni anche se rimangono su livelli massimi.