CheBanca rilancia il risparmio

 C’ tempo fino al 28 agosto per approfittare di una promozione molto interessante offerta da CheBanca! L’istituto di credito in questione, infatti, sta pensando a promuovere un conto deposito molto vantaggioso, riservato ai nuovi clienti. Ecco cosa propone.

I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni

Se si è alla ricerca di una soluzione di risparmio vantaggiosa, la proposta di CheBanca! cade a pennello visto che il conto deposito “dell’ultima ora” offre dei rendimenti superiori a quelli mediamente in circolazione. Il prodotto che stiamo per presentare si chiama Conto Deposito CheBanca!

CheBanca la migliore dopo Webank

Questo prodotto propone rendimenti maggiorati per chi apre un conto fino al 28 agosto. Si parla di nuovi clienti, chiaramente, ma anche chi ha già un rapporto in essere con CheBanca! può ottenere dei tassi promozionali. Entrando nel dettaglio scopriamo che i nuovi clienti possono ottenere un tasso pari al 3,50% lordo annuo se le somme depositate sono vincolate per sei mesi.

I vecchi clienti invece potranno avere un rendimento identico a quello citato per tutte le somme che eccedono il saldo rilevato il 24 giugno 2013. Somme che dovranno comunque essere vincolate per sei mesi su un conto deposito. Il conto in questione è libero e quindi può essere svincolato in qualsiasi momento a patto di accettare tassi d’interesse ridotti.

Spread più basso per il Mutuo You

 Accendere un mutuo in estate, quest’estate, sarà molto vantaggioso perché gli istituti di credito hanno deciso di abbassare gli spread per rilanciare il mercato e per adeguarsi al calo dei costi delle case. Un prodotto in tal senso interessante è il mutuo acquisto casa del Banco Popolare che è proposto sia a tasso fisso, sia a tasso variabile.

Il mutuo a tasso variabile di Intesa Sanpaolo

Il Banco Popolare, in questo momento, tra le sue offerte di punta, ha anche il Mutuo You che è finalizzato all’acquisto della casa. Lo spread, che per essere davvero conveniente deve essere inferiore al 3 per cento, è fissato al 2,75 per cento ed è in linea con le offerte più competitive presenti sul mercato.

Lo spread bancario, tanto per essere chiari, non è da confondere con lo spread dei titoli di stato. Mentre il differenziale tra Bund e Btp è legato all’andamento e all’affidabilità dell’economia tricolore, invece lo spread delle banche rappresenta il guadagno che queste ottengono sul mutuo erogato.

Il mutuo a tasso variabile di BNL

Il finanziamento a tasso variabile è legato agli indici Euribor e BCE, mentre il finanziamento a tasso fisso è indicizzato con l’EurIRS.

Il mutuo You consente di accendere un mutuo ad un tasso finale che è al massimo del 4,75 per cento ed è dato dalla somma tra EurIRS e spread ed è comunque inferiore alla media dei tassi applicati.

Prestiti online anche per protestati e disoccupati

 I prestiti sono uno strumento molto richiesto dai cittadini soprattutto in un periodo di crisi ma gli enti erogatori e le banche hanno delle difficoltà ad individuare i buoni pagatori. In genere i disoccupati e i protestati non fanno parte dell’insieme.

Bankitalia parla dei finanziamenti in calo

Tramite i prestiti online, invece, si apre una seconda chance per queste persone. In rete, infatti, è possibile trovare delle offerte di prestiti anche per chi non ha un lavoro o in passato è finito nell’albo dei cattivi pagatori. La crisi economica non dà certo una mano a queste persone che hanno bisogno di contanti senza offrire troppe garanzie.

Il possesso della busta paga, in realtà, spalanca le porte del prestito, consente anche di saltare le rate, cambiare gli importi delle rate e, nel caso in cui si abbia una disponibilità importante di contanti, estinguere anche il debito in modo anticipato e senza pagare penali.

Microcredito per disoccupati dalla Toscana

Il discorso che sembra generico, si può estendere a tutte le categorie di contribuenti, anche ai protestati e ai disoccupati. E’ fondamentale, però, pagare un tasso d’interesse maggiore e qualche spesa d’istruttoria in più. I prestiti online, così facendo, stanno riequilibrando il sistema bancario offrendo una chance alle famiglie in difficoltà.

Tutta la pratica, in genere, si risolve in poco più di 24-48 ore.

L’inghippo delle carte revolving

 Meno truffe per le carte di credito dice il ministero dell’Economia spiegando i miglioramenti che hanno interessato la penisola italiana. In pratica è ancora un po’ rischioso effettuare pagamenti su internet o tramite le biglietterie online ma le altre spese negli esercizi commerciali, fatte con carte di credito, bancomat e prepagate, non sono poi così male.

Il problema, secondo alcuni analisti dell’ABI è nella tipologia di carta di credito che i correnti degli istituti di credito tricolore scelgono o sono costretti a scegliere. Ci sono infatti le carte di credito revolving che attivano un finanziamento per pagare le spese sostenute dal proprietario della carta.

Chi usa la carta di credito in Italia

Le carte revolving che in fin dei conti sono degli strumenti di pagamento rateale, come un prestito, sono in aumento, complice la crisi. In circolazione, soltanto in Italia, ce ne sono ben 3,5 milioni. Il problema è che non si capisce sempre bene il loro funzionamento, sono poco trasparenti nelle condizioni e soprattutto offrono denaro a tassi altissimi.

L’ABI consiglia quindi ai consumatori di avvicinarsi più consapevolmente a questi strumenti, considerando anche le spese d’istruttoria e le condizioni applicate dall’ente erogatore.

Mediamente il TAEG su base annua di una carta revolving è del 17,20 per cento per i prestiti fino a 5000 euro ma può arrivare anche al 25,2 per cento se gli importi sono più elevati.

Per Bankitalia i finanziamenti calano del 3%

 Bankitalia ha recentemente pubblicato i dati relativi all’ andamento del mercato finanziario italiano nel mese di giugno 2013. Al centro dell’ analisi dell’ istituto soprattutto le ultime rilevazioni in merito a prestiti e finanziamenti.

Calano i tassi dei mutui ma le vendite non decollano

 Le compravendite  immobiliari potrebbero beneficiare in questo periodo della felice congiuntura di due fenomeni positivi:

  1. l’ abbassamento del tasso dei mutui
  2. il calo generale dei prezzi di vendita degli immobili.

Cambio in corsa della BoE

 La Bank of England in questo momento rappresenta uno degli istituti di credito maggiormente attesi per le scelte di politica monetaria che intende compiere. Come la BCE, nei giorni scorsi, ha cercato di dare una svolta alla situazione del suo paese e dell’Europa in generale.

Adesso però, gli analisti parlano di colpo di coda visto che tramite il governatore della BoE Mark Carney, abbiamo assistito ad un cambio netto nella politica monetaria. Quello che succedeva dal 2009, nell’anno in corso, può essere archiviato come “passato.

BCE e BoE protagoniste del mercato

La Bank of England ha piuttosto deciso di allinearsi alla strategia della Fed ed ha annunciato che i tassi d’interesse e gli acquisti inseriti nel piano inglese di quantitative easing, andranno avanti fino a quando non ci sarà una riduzione del tasso di disoccupazione fino nel Regno Unito fino alla soglia del 7 per cento.

PIL del Regno Unito e sterlina

Quest non vuol dire che è stato dato un tempo massimo alla strategia dei tassi bassi attuata in questo momento, visto che la MPC ha specificato che la politica monetaria della BoE potrebbe andare anche più in là e prolungarsi nonostante il raggiungimento della soglia.

Il tasso di disoccupazione sostenibile, infatti, è inferiore al 6,5 per cento. Per quanto riguarda l’inflazione si prevede una salita verso il 2 per cento.