BPA Mutuo Casa a tasso variabile

in aumento le spese per la casa. L’istituto di credito pontino, però, tra i suoi prodotti più convincenti, annovera anche un mutuo casa a tasso variabile. 

Il finanziamento in questione consente di sfruttare tutte le opportunità del mercato, di approfittare della calma dei tassi di questo periodo, nonostante le statistiche annuncino l’inversione di tendenza per l’Euribor.

Ad ogni modo, se non avete paura dell’anno in corso e se non temete il fatto che siano in aumento le spese per la casa, allora il variabile è quello che fa al caso vostro. Il mutuo della Banca Popolare di Aprilia deve essere usato per l’acquisto, per la costruzione o anche per la ristrutturazione di un immobile ad uso residenziale.

La banca pontina è pronta a finanziare fino all’80 per cento del valore dell’immobile, da rimborsare in 30 anni, dopo aver valutato il merito creditizio e le capacità di rimborso dei richiedenti. In più è possibile abbinare al finanziamento anche delle interessanti soluzioni assicurative.

Il TAEG, per il mutuo a tasso variabile indicizzato con l’Euribor è del 6,034% per i rimborsi a 15 anni e scende al 6,002% per i rimborsi ventennali.

Morgan Stanley si preoccupa per l’Italia

Now we’re getting worried (“Ora ci stiamo preoccupando”). E’ questo quanto detto da Laurence Mutkin, “rate strategist” di Morgan Stanley, in una nota.

L’economista è preoccupato che la crisi europea, di tutta l’Europa, ma in particolare di Italia e Spagna, possa ulteriormente aggravarsi e dà due motivazioni: il rialzo dei tassi di mercato e l’apprezzamento dell’euro.

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Il rialzo dei tassi di mercato

Le banche hanno iniziato a restituire una parte del mega-prestito alla BCE. Si tratta di 139 miliardi di euro che le banche stanno rimborsando e che se da un lato può essere letta come un segno di stabilità da parte delle banche, secondo Mutkin, è, invece, una sottrazione di liquidità ad un’economia ancora lontana dalla ripresa, che potrebbe avere l’effetto di un nuovo rialzo dei tassi dei tassi di mercato: vendita di bond e bonos che farà alzare nuovamente lo spread con in bund tedeschi.

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Apprezzamento dell’euro

Il fatto che una moneta sia forte non è sempre positivo. Nel caso dell’euro, che sta raggiungendo la soglia critica dell’1,40 nel cambio con il dollaro, si tratta di un forte pericolo per le esportazioni, soprattutto per i paesi dell’Europa Meridionale.

 

Inversione di tendenza per l’Euribor

 Il mercato immobiliare si fa più ristretto e non navigano in buone acque, nell’ultimo periodo, coloro che hanno approfittato dei tassi variabili molto vantaggiosi dei mesi addietro. A livello statistico, infatti, è stata segnalata l’inversione di tendenza dell’Euribor.

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Quando diciamo che non navigano in buone acque, vuol dire che sono in apprensione e temono un rialzo repentino della rata anche se i cambiamenti, finora, hanno riguardato soprattutto, o meglio soltanto, l’Euribor a 1 anno. Gli analisti hanno rilevato un leggero rialzo dell’indice, quasi impercettibile.

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Più della percentuale d’incremento, il dato è considerato nel suo essere “avvisaglia” di un’inversione di tendenza. Dopo 14 mesi di ribassi si riprende la corsa in salita. La variazione, però, è stata percepita nell’indice Euribor a 12 mesi, il che vuol dire che, adesso, non ci sarà alcuna conseguenza sulle rate del mutuo.

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L’invito resta ed è quello a tenere sotto controllo le rate dei mutui per capire se anche gli altri indici Euribor di riferimento seguiranno “il padre” di tutte le variazioni. Si sbizzarriscono intanto le previsioni per il 2013, anno in cui l’Europa non uscirà dalla crisi e questo vuol dire che ancora per qualche mese, chi ha acceso un mutuo a tasso variabile, pagherà una quota d’interessi al di sotto dell’inflazione.

Il mutuo a tasso fisso della BPA

moratoria sui mutui è stata prolungata fino a marzo, molti altri, che stanno per comprare casa, sono alla ricerca degli istituti di credito convenienti. Una banca molto interessante per la varietà e la vastità della proposta è la Banca Popolare di Aprilia.

L’istituto di credito pontino offre un “classico” mutuo a tasso fisso, rivolto a tutte le famiglie che desiderano definire in modo preciso e sul lungo periodo le spese più consistenti che riguardano la casa. Il mutuo in questione può essere usato per l’acquisto della prima casa, ma anche per la ristrutturazione di un immobile ad uso residenziale o per la costruzione di una casa nuova.

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L’importo della rata è chiaramente definito per tutta la durata del piano d’ammortamento. Le condizioni variano sulla base della combinazione del prestito con altri prodotti, ad esempio le assicurazioni. Di certo c’è che per tutti i mutui è finanziato fino all’80 per cento del valore dell’immobile da acquistare. Un loan to value anche più elevato di quello in circolazione. Unico paletto “restrittivo” è nella durata del piano d’ammortamento che non deve superare i 20 anni.

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Arriviamo ai costi. Il TAEG per un mutuo a 15 anni è del 6,999% e scende al 6,968% per chi decide di rimborsare in finanziamento in 20 anni. Se si aggiunge l’assicurazione, per le stesse durate, i TAEG sono rispettivamente del 7,050% e del 7,029%.

Guida alla scelta e alla richiesta di un prestito personale

 Cos’è un prestito personale?

Un prestito personale è un tipo di finanziamento che si richiede ad una banca o ad un intermediario finanziario nel caso si abbia bisogno di liquidità per degli acquisti, appunto, personali. Infatti, la differenza principale tra un prestito personale e i prestiti finalizzati sta proprio nel fatto che per richiedere un prestito personale non è necessario dover giustificare l’utilizzo del denaro a cui si vuole avere accesso.

Quali sono i requisiti richiesti per ottenere un prestito personale?

Tutti coloro che hanno un reddito da lavoro –autonomo o da dipendente, sia che si abbia un contratto a tempo determinato o indeterminato- o da pensione possono fare richiesta di un prestito personale.

Oltre al reddito il richiedente il prestito personale deve soddisfare i seguenti requisiti:

– maggiore età

– meno di 75 anni di età

– dimostrabilità del reddito

– possesso di residenza in territorio italiano

Principali modalità di erogazione e di restituzione del prestito personale

Se si è in possesso di tutti i requisiti sopra elencati si può andare in banca o in un qualsiasi istituto di credito a richiedere il prestito personale. Va notato,  a questo punto, che il possesso di tutti i requisiti non implica una garanzia della concessione del prestito, in quanto la decisione finale spetta sempre all’istituto al quale ci si rivolge, che valuterà la concessione o meno del prestito in base ai propri standard.

Nel caso l’istituto conceda il prestito questo potrà essere erogato in due modi:

con bonifico bancario sul conto corrente indicato

con assegno assicurato che l’istituto fa pervenire direttamente alla residenza del richiedente

Per il rimborso del prestito personale ci sono varie alternative, le principali sono:

con addebito sul conto corrente indicato

con pagamento tramite bollettino postale

I criteri per la scelta del prestito personale più adatto alle tue esigenze

Di fronte ad un’offerta sempre più ampia delle banche riguardo a prestiti e finanziamenti, è normale avere un bel po’ di confusione sulla scelta dell’istituto al quale rivolgersi e, soprattutto, delle caratteristiche del prestito da scegliere. Vediamo quali sono i criteri sui quali basarsi per la scelta del prestito personale più adatto alle nostre esigenze.

Convenienza del prestito – Il TAN

Tasso annuo nominale. Questo tasso indica il valore del tasso di interesse che la banca applica per calcolare l’ammontare delle rate mensili di restituzione. Ovviamente, a TAN bassi corrispondono cifre più basse per le rate di restituzione.

Il TAN, però, è solo una delle maggiorazioni che saranno apportate alla cifra richiesta per la sua restituzione, quindi, prima di scegliere, è opportuno anche controllare l’ammontare di tutte le spese accessorie

Le spese accessorie – Il TAEG

Il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, nome con il quale si raggruppano, oltre al TAN, tutte le spese accessorie di un prestito non legate a rimborso o interessi. Si tratta, in pratica, del costo del servizio che la banca vi sta fornendo, nel quale sono solitamente incluse:

– spese di istruttoria

– spese di incasso e gestione rata

– imposta di bollo o imposta sostitutiva

– spese di chiusura della pratica

– costo delle comunicazione che la banca o l’istituto fa periodicamente al cliente.

Come nel caso del TAN, minore sarà la percentuale del TAEG applicato, maggiore sarà la convenienza del prestito.

Obbligatorietà e costo della copertura assicurativa

Per prima cosa va specificato che non tutti i prestiti personali prevedono una copertura assicurativa. Nel caso il prestito che state scegliendo le preveda, va controllato anche il loro importo che può variare da istituto a istituto, perché andrà ad aumentare il valore della rata.

Conviene comunque sottoscriverla perché, anche se aumenta il costo del rimborso, nel caso di impossibilità alla restituzione dell’importo ricevuto sarà chi lo ha concesso a prendersi carico delle rate.

 

 

Tutto quello che c’è da sapere sui mutui

 Accendere un mutuo è un passo obbligato per la maggior parte delle persone che intendono acquistare una casa o fare delle spese ingenti, che possono essere di varia natura.

A prescindere dalle diverse offerte e tipologie di mutuo a disposizione nella varie banche, l’accensione di un mutuo è un processo piuttosto lungo che rimane pressappoco lo stesso in tutte le sue fasi. Cerchiamo di capire meglio come funzionano i mutui per districarsi tra documenti, istruttorie e scartoffie varie.

L’istruttoria

Per istruttoria si intende la fase di preparazione e di valutazione di tutti gli elementi che necessitano alla banca per decidere se è il caso o meno di concedere il mutuo al richiedente.

È proprio quest’ultimo che deve fornire all’istituto al quale si rivolge tutti i documenti necessari che riguardano l’aspetto soggettivo (condizioni economiche del richiedente) e l’aspetto finalistico (scopi della richiesta del mutuo – es. acquisto di casa).

Necessario presentare la perizia ed altri accertamenti riguardanti il bene presentato a garanzia del credito che deve essere esaminato da un perito di fiducia del mutuante.

Due sono gli esiti possibili della fase di istruttoria: la banca può decidere, a fronte della documentazione presentata, se il richiedente ha le carte in regola per garantire la restituzione del finanziamento. In caso positivo la banca rilascia la delibera di concessione.

Con l’atto di mutuo il contratto tra banca e richiedente entra in pieno effetto: la banca dà al richiedente il capitale richiesto.

Determinazione dell’interesse dovuto

Il credito concesso dalla banca al mutuario è soggetto ad una maggiorazione: si tratta del tasso di interesse, che rappresenta, in pratica, il guadagno della banca sul mutuo eventualmente concesso.

Chi richiede il mutuo non ha alcuna possibilità di intervenire sulla percentuale del tasso di interesse, che è deciso dall’istituto al quale ci si rivolge.

Nella determinazione del tasso di interesse che verrà applicato al mutuo concesso dalla banca si prendono in considerazione diversifattori:

– rischio soggettivo connesso alle caratteristiche economiche del mutuatario

– politiche economiche generali dell’istituto mutuante

– costo al quale il mutuante acquista il denaro

Le garanzie richieste dalle banche – L’ipoteca

Ogni istituto bancario chiede delle garanzie al richiedente del mutuo, necessarie alla banca per avere la certezza che il mutuante sia in grado di restituire la somma concessa.

Per i mutui la garanzia consiste nell’iscrizione di un’ipoteca sul bene che verrà acquistato col mutuo e/o su eventuali altri beni che il richiedente o terze parti mettono a disposizione.

Quando il richiedente del mutuo ha estinto il suo debito ha titolo per richiedere la cancellazione dell’ipoteca, aiutato in questo processo anche dall’istituto che ha concesso il denaro, che fornirà documento certificante il suo assenso alla cancellazione dell’ipoteca.

Cosa accade in caso di inadempienze del mutuario?

I provvedimenti che una banca può prendere in caso di inadempienze del mutuario, ovvero il mancato o tardivo pagamento di una o più rate, variano in base al contratto stipulato.

Generalmente, al verificarsi di questa situazione la banca è autorizzata a richiedere la restituzione dell’intero debito residuo, e relativi interessi, entro un termine stabilito.

Se il mutuario non provvede all’estinzione del debito secondo le condiziono la banca procede alla riscossione tramite pignoramento e vendita all’incanto del bene ipotecato.

Si può estinguere un mutuo prima della sua scadenza?

Caso raro, ma può accadere che il mutuario riesca ad ottenere il denaro necessario all’estinzione del debito prima del suo termine.

In questo caso la banca considera l’eventuale recessione del contratto di mutuo come una inadempienza in quanto non riceverà più il pagamento degli interessi sulle rate successive all’eventuale estinzione.

Questo argomento ha da sempre alimentato un acceso dibattito, mai risolto, che però viene gestito con il pagamento da parte del mutuario di un importo detto sconto, solitamente  previsto nel contratto di mutuo in percentuale pari al 4/6% sull’ammontare degli interessi previsti per il periodo compreso fra l’anticipata estinzione e l’originariamente prevista scadenza del mutuo.

Le banche inglesi dovranno risarcire le PMI

 Sotto accusa alcune delle più grandi banche del Regno Unito (Barclays, Hsbc, Lloyds e Rbs) che sono state accusare di aver venduto titoli swap a piccoli e medi imprenditori che sono risultati irregolari nel 90% dei casi. La Financial Services Autorithy, l’Autorità che vigila sui mercati finanziari, ha indagato su 173 prodotti finanziari, constatando un elevatissimo tasso di irregolarità, ragione per la quale i clienti hanno diritto ad un rimborso.

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La maggior parte di questi prodotti sono interest rate swaps, una sorta di assicurazione contro l’oscillazione dei tassi di interesse. Il problema che è stato riscontrato, così come raccontano alcuni testimoni, è che questi prodotti venivano proposti dalle banche come pre-requisiti fondamentale per avere accesso a prestiti e mutui da parte degli istituti. Altri banche, invece, avrebbero fatto pagare delle commissioni molto pesanti per chi decideva di recedere il contratto.

Il processo di revisione delle procedure è stato supervisionato da analisti indipendenti ed ha portato gli istituti coinvolti nello scandalo (l’ennesimo) a disporre 12 miliardi di sterline come rimborso per tutti coloro che si sono affidati alle banche e si sono trovati, invece, ad essere truffati invece che aiutati.

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Si tratta dell’ennesima batosta al mondo delle banche internazionali, dopo i tanti miliardi che molti istituti hanno già dovuto pagare come multa per lo scandalo sulla manipolazione dei tassi di interesse.

Un rinnovato ottimismo percorre le borse europee

 Bene Wall Street, migliorano le borse europee, il mercato immobiliare va riprendendosi dal suo stato comatoso e i titoli di Stato si riprendono una parte del mercato.

Sono gli indici borsistici a dare misura di come il sentiment degli investitori stia cambiando e non solo verso quelle economie che hanno dato dimostrazione di avere delle basi su cui poter costruire la ripresa, ma anche verso quei paesi che, fino a poco tempo fa, erano considerati impossibili da salvare.

Parliamo dei Piigs, acronimo che racchiude in un nome che connotati non certo positivi i nomi di PortogalloItalia IrlandaGrecia e Spagna, nei cui mercati si stanno riversando fondi e risparmi in quei comparti che danno alti rendimenti.

Come definire questo cambio di rotta? Bene, in America è stato definito esuberanza razionale, ossia un ottimismo verso i mercati dato da delle evidenze di fatto -gli indici azionari, appunto- che si contrappone a esuberanza irrazionale, ossia alle tanto temute bolle speculative. Mario Draghi l’ha voluto chiamare contagio positivo.

Qualunque sia il termine che si vuole utilizzare, rimane l’evidenza e, come sottolinea anche il Financial Times, questa nuova ondata di capitali che ha investito le borse italiane, spagnole, portoghesi e greche è particolarmente importante perché per la prima volta dall’inizio della crisi non si tratta di denaro immesso ad opera delle banche centrali, ma di denaro reale che proviene da investitori (perlopiù extraeuropei) che credono possibile un alto ritorno del proprio investimento. Si tratta di un nuovo ottimismo che si spande per l’Europa proprio grazie al progetto dell’Europa Unita.

► Dove si corre il rischio c’è più gusto

Il segnale più forte di questo ottimismo arriva dalla salita dei tassi di interesse dei titoli di Stato, in modo particolare di quelli tedeschi e di quelli americani. Al momento della crisi questi bond sono stati considerati da tutti gli investitori un bene rifugio, nel quale investire anche se i rendimenti erano piuttosto bassi. Il fatto che nell’ultimo periodo si sta assistendo ad un rialzo dei loro tassi di interesse, indica che le persone decidono di investire in titoli di stato che rendono di più, come quelli italiani o spagnoli.

Chiaro segno che la paura del default è finita. Quali sono le cause di questo cambiamento. Gli analisit e gli esperti ne hanno indicate tre:

1. la vittoria di Barack Obama alle elezioni e la risoluzione, anche se solo temporanea, del Fiscal Cliff e del tetto del debito;

2. la Cina che ha ripreso a crescere dopo gli allarmi sul rallentamento di quella che è considerata la nuova tigre dell’economia mondiale;

3. la politica monetaria delle banche centrali

I migliori prestiti per l’acquisto auto

 Come per l’acquisto di una casa, quando non si hanno a disposizione abbastanza risparmi, anche nel comprare un’automobile, occorre chiedere un prestito. Senza considerare che il mercato dell’auto è in crisi, rendiamoci conto che un’automobile, oggi come oggi, è praticamente indispensabile, per recarsi a lavoro o per i piccoli spostamenti.

 I prestiti migliori per chi compra un’auto nuova

Per questo è bene conoscere sempre quali sono i migliori prestiti a disposizione per chi decide di “motorizzarsi”. Il finanziamento auto, tra l’altro, secondo le statistiche è il prestito più diffuso tra gli italiani. In genere è stipulato tra dal venditore con la finanziaria. E’ il venditore ad occuparsi dell’invio dei documenti, della richiesta e di tutto il necessario.

 Le migliori offerte di prestiti

La pratica è così semplice e ben gestita che 6 italiani su 10, quando comprano un’auto, decidono di farlo tramite un prestito. Quali sono allora le proposte più interessanti? Al primo posto, secondo Supermoney, c’è la proposta di Findomestic che offre prestiti con Tan all’11,5 per cento e TAEG all’11,78, quindi con pochissime spese aggiuntive. I soldi erogati possono essere usati per comprare auto nuove o vetture usate.

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Al secondo posto si piazza il Prestito generico a tasso fisso della Banca Popolare di Novara con un TAEG del 12,79 per cento e poi arriva il Prestito Avvera di Credem con il TAEG al 13,21%. Presto altre ricognizioni del sett0re.

I mutui assicurati ancora vincenti

 Sembra un paradosso ma spendere soldi per un’assicurazione, oltre ai costi del mutuo, dà alla banca la garanzia che siete dei debitori credibili. Immaginate di essere davanti alla scelta dell’istituto di credito e di aver trovato il finanziamento che fa al caso vostro.

 Un’assicurazione obbligatoria per la casa

La banca, calcolata la vostra capacità di rimborso, valuta di non avere le garanzie giuste rispetto al rimborso del finanziamento che sta per erogare. Sappiamo che si può diventare credibili di fronte alle banche con un lavoro fisso e un po’ di risparmi in tasca. Altrimenti? L’alternativa è nella sottoscrizione di una polizza che aumenta il peso delle rate mensili ma funge come la firma di un garante.

Se c’è una spesa in più, in questo caso, le banche sono disposte a chiudere un occhio. In passato chiudevano entrambi gli occhi se l’assicurazione era sottoscritta con la compagnia di riferimento della banca, poi ci ha pensato l’Ivass a mettere ordine nel marasma obbligando le banche ad offrire più di un preventivo e obbligando le banche, al tempo stesso, a non chiedere “obbligatoriamente” la stipula di un’assicurazione.

 L’Ivass al posto dell’Isvap

Secondo gli analisti, in un periodo di crisi come quello attuale, i prestiti e i mutui “garantiti” sono la meta cui tendere, così da evitare, per imprevisti spiacevoli, d’indebitarsi ancora di più.