Fondo Monetario Internazionale chiede taglio tassi BCE

 In cima alla lista dei paesi guardati a vista da Christine Lagarde e dal Fondo Monetario Internazionale c’è il Giappone. Ciò che desta maggiore preoccupazione è il maxi piano di stimolo all’economia messo in piedi dal primo ministro nipponico Shinzo Abe che prevede un pacchetto espansivo da 117 miliardi di dollari con l’intento di sconfiggere la deflazione.

Fmi su Usa Europa e politiche monetarie

Una manna per il paese, ma un grande pericolo per il resto delle economie, soprattutto perché la strategia di immissione di liquidità sta diventando una pratica comune anche negli Stati Uniti -la Fed continua ad immettere denaro nel mercato-  che, però, rischia di scatenare una guerra delle valute che non fa bene a nessuno, anzi.

Il piano di stimolo dell’economia giapponese

I primi segni di questa guerra si sono già manifestati nei mercati valutari. In questi giorni, infatti, yen e dollaro continuano a scendere nei confronti dell’euro. C’è il sospetto, che arriva da più parti, che alcuni paesi coinvolti in questa guerra tengano i loro tassi di cambio artificiosamente bassi, contravvenendo a quanto deciso al G20 per cui le valute e il loro valore devono riflettere l’andamento reale dell’economia.

Per questo la Lagarde chiede alla Banca Centrale Europea di prendere dei provvedimenti mirati, il primo dei quali deve essere il taglio dei tassi e il costo del denaro.

Una panoramica sull’andamento dell’euro

I dati di Bankitalia sugli investimenti hanno poi smentito la panoramica proposta dall’Eurotower, ma in pochi si sono posti la domanda più generale sulla salute dell’euro

Il problema è che l’euro troppo forte rispetto alle altre valute non fa altro che allontanare i flussi di finanziamento verso territori più redditizi. Durante l’estate il calo della moneta unica è stato assolutamente vistoso ed è dipeso molto dall’annuncio di Draghi di voler salvare l’euro a tutti i costi. Da quel momento, è iniziata una nuova corsa al rialzo che ha fatto scattare l’allarme: ci sarà un apprezzamento eccessivo?

Cosa c’è nel calendario economico di oggi

La BCE sembra intenzionata a perfezionare la sua politica di allentamento monetario, in modo da lasciare che i mercati sviluppino la loro vitalità. Eppure il panorama generale è quello di un mercato stabile, con un tasso di volatilità molto basso. Insomma, la quiete cui tende l’Europa, in realtà c’è già.

In generale, tra il finire del 2012 e l’inizio del 2013 l’euro ha guadagnato bene tra il dollaro e lo yen mentre si è dimostrato in calo rispetto allo zloty polacco, al fiorino ungherese e al won sudcoreano.

Il conto corrente su misura

 Ogni consumatore, ogni contribuente, ha bisogno di un certo numero di servizi associati al proprio conto corrente, ma come si può scegliere quello migliore? Con l’aiuto di un comparatore, messo a disposizione anche da ConfrontaConti.it.

► Il conto base per le operazioni “limitate”

Abbiamo provato a cercare una soluzione adotta un trentenne che lavora e desidera un conto su cui accreditare lo stipendio, su cui tenere mediamente 5000 euro di risparmi, senza necessità di attivare uno scoperto. Il nostro richiedente tipo ha in mente un conto ad alta operatività da usare prevalentemente online, con qualche puntatina, di tanto in tanto, anche in filiale.

► Il confronto tra i conti CheBanca!

Le tre soluzioni suggerite da ConfrontaConti.it sono in primo luogo il Conto corrente Arancio che prevede interessi netti di zero euro, l’assenza di tassi di regime, costi totali, fissi o variabili. In questo momento non sono previste delle promozioni, ma generalmente ING Direct conserva sempre queste offerte caratteristiche.

Al secondo posto in questa speciale classifica, si posiziona il gruppo Banco Popolare con interessi netti di 0,40 euro, tassi a regime pari allo 0,01% per l’attivo e al 4,11% per il passivo. Il conto in questione comporta il pagamento di 2 euro di costi totali.

Terzo in ordine di convenienza è il conto corrente di CheBanca! che prevede costi per 24 euro all’anno e l’assenza di interessi netti, tassi a regimi e costi variabili.

Pitagora pensa alle piccole spese domestiche

 Pitagora è un’altra concessionaria che, attraverso la cessione del quinto, si propone di aiutare i contribuenti nel pagamento delle spese di ristrutturazione dell’immobile. Il prestito, dicono i consulenti della concessionaria, è pensato per i dipendenti pubblici e privati e per i pensionati.

I vantaggi sono diversi, per esempio le erogazione con assegno e la possibilità di ottenere fino a 65 mila euro. Pitagora, a differenza di Findomestic e di IBL Banca, leggermente più vantaggiose all’interno della stessa categoria dei prestiti decennali per ristrutturazione, ammette come unica finalità la liquidità.

La ristrutturazione casa con Findomestic

Il prestito minimo deve essere di 2000 euro. Sono previste al massimo 100 euro di spese d’istruttoria, mentre la finanziaria non prevede le spese d’incasso della rata. E’ necessario però vincolare TFR o fondi pensione complementari.

La ristrutturazione casa con Findomestic

Nell’inoltrare la richiesta di prestito alla finanziaria, è necessario presentare i seguenti documenti: la copia del documento d’identità e quella del codice fiscale, le ultime due buste paga per i lavoratori dipendenti, la quota cedibile per i pensionati e la dichiarazione di stipendio emessa dal datore di lavoro nel caso in cui il richiedente sia un dipendente.

L’ente erogante si accolla tutte le spese d’istruttoria anche se l’esito della valutazione della richiesta sarà comunicato direttamente al cliente.

IBL Banca per ristrutturare con la rata bassotta

La ristrutturazione casa con Findomestic, secondo PrestitiSupermarket, è la soluzione migliore per i prestiti finalizzati alla sistemazione dell’immobile, anche se poi tra le finalità c’è anche l’acquisto. Ma esistono almeno tre finanziarie che offrono tassi competitivi. La seconda in ordine di convenienza è IBL Banca.

L’istituto di credito in questione, infatti, propone un TAEG all’8,23%, partendo dal TAN fisso del 4,70% cui si aggiungono una serie di spese: quelle iniziali, ad esempio, che ammontano a 450 euro per l’istruttoria. Anche in questo caso non sono previste spese di assicurazione, ma come funziona la soluzione creditizia di IBL Banca?

La Rata Bassotta parte dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione di dipendenti pubblici, statali e militari. Può finanziare prestiti fino a 75 mila euro da rimborsare in 10 anni. L’erogazione dell’importo accordato dalla banca è effettuato tramite un assegno.

Come funziona la cessione del quinto

IBL chiede all’aspirante debitore di pagare anche l’imposta sostitutiva che è di 57,84 euro. Le finalità ammesse, oltre quelle di ristrutturazione dell’immobile, sono numerose, così che si scopre che i soldi possono essere usati anche per l’arredamento, per le spese mediche, per l’acquisto del PC o di un mezzo di trasporto, o anche per ottenere liquidità, sempre alle stesse condizioni.

IBL Banca pensa all’arredamento

Non sono previste garanzie né rimborsi anticipati.

La ristrutturazione casa con Findomestic

 Per ristrutturare una casa o per fare dei piccoli lavori, non è sempre necessario affidarsi ad una banca per ottenere un prestito, a volte basta una finanziaria che propone interessi più alti, ma garantisce una più snella gestione della pratica.

Findomestic, per esempio, secondo la ricognizione di PrestitiSupermarket, è la migliore finanziaria in circolazione per chi desidera un credito casa. Illustriamo brevemente le condizioni di questo prestito che, in generale, prevede un TAN fisso all’8,95%, con zero spese iniziali e un TAEG al 9,33%.

► Credito Casa Arredamento di Findomestic

La durata del finanziamento è di massimo 120 mesi, quindi 10 anni. Non sono previste spese accessorie ed è possibile gestire interamente online la pratica.

Il calcolo “tipo” è fatto considerando un importo di 20 mila euro, da rimborsare in 10 anni, da usare per la ristrutturazione della casa, senza la sottoscrizione di polizze aggiuntive e senza il pagamento delle spese d’istruttoria.

► Cala sempre di più la fiducia degli italiani

Il prestito di Findomestic è pensato per i lavoratori dipendenti e pensionati con un reddito dimostrabile, che abbiano un’età compresa tra 18 e 75 anni. Il fondo ottenuto, oltre che per le spese di ristrutturazione, ha anche altre finalità: l’acquisto di un box o il rifacimento degli impianti domestici.

Il TAN cambia a seconda dell’importo richiesto che, ad ogni modo, non può superare i 60 mila euro e non deve inferiore ai 5000.

 

Tetto al tasso con Bipiemme

 Il mutuo a tasso variabile riesce a soddisfare le esigenze di risparmio dei consumatori che, in un momento di crisi, hanno sentito anche l’esigenza di non avere troppe oscillazioni del portafoglio. Ecco che il mutuo variabile con cap è diventata la soluzione in grado di coniugare le richieste più disparate.

E’ arrivato il momento: il Tetto al Tasso di Bipiemme resta una delle soluzioni più quotate.

Rinfreschiamoci le idee sulle caratteristiche di questo finanziamento. In primo luogo è pensato per chi alla scadenza del mutuo non ha ancora compiuto 75 anni, ma può essere usato per l’acquisto della prima e della seconda casa, oppure per coprire le spese di ristrutturazione.

► Il tetto al tasso te lo dà la Banca Popolare di Mantova

Il loan to value è un po’ basso rispetto alla media dei prodotti in circolazione visto che si assesta sul 70% del minore tra importo d’acquisto e valore di perizia. L’importo finanziabile, però, riesce a raggiungere l’80% nel caso in cui la rata pesi meno del 25% sullo stipendio, oppure nel caso in cui il reddito netto complessivo sia superiore a 3000 euro.

Il mutuo, variabile per tutta la durata del finanziamento ha un tasso composto dall’Euribor di periodo cui si somma lo spread del 3,65%, con un CAP fissato al 6 per cento.

Superflash in offerta a gennaio per gli under35

Mutuo Domus Varibile di Intesa Sanpaolo è una delle offerte migliori del momento, ma la banca che fu amministrata per diversi anni dall’ex Ministro Passera, ha deciso di fare un’offerta anche per i giovani, per coloro che non hanno ancora compiuto 35 anni.

Lavoratori atipici: Superflash li aiuta!

I vantaggi di questo prodotto sono nell’erogazione alla stipula e nelle condizioni promozionali riservate a chi accede all’offerta tramite il canale aperto di Mutuisupermaket. Il tasso è un variabile e cambia sulla base dell’importo e della percentuale che questo importo rappresenta sul totale del finanziamento.

Tutte le condizioni sono attive per chi accende un mutuo entro il 31 gennaio 2013. La finalità del mutuo è l’acquisto della prima casa. La composizione del TAEG è sicuramente la parte più interessante del prodotto.

Se si chiede un contributo compreso tra l’80 e il 95 per cento del minore tra prezzo d’acquisto e valore di perizia, all’Euribor a 1 mese si aggiunge uno spread del 2,90 per cento per chi sceglie un piano d’ammortamento di 10, 15 o 20 anni, oppure si aggiunge uno spread del 3,20% per i piani d’ammortamento più lunghi.

 TAN e TAEG dei prestiti per la ristrutturazione della casa

Nel caso si scelga di farsi finanziare il 100% del prezzo dell’acquisto, lo spread sale al 3,30 per cento per i mutui a 10, 15 e 20 anni e poi diventa del 3,60 per cento per chi rimborsa in 25 e 30 anni.

Perché conviene acquistare Bonos

 La tendenza europea sull’emissione di titoli di stato rispetta in un certo senso le attese degli investitori che non stanno deludendo con gli acquisti nel mercato dei titoli nazionali. In questo momento è molto interessante la situazione della Spagna tanto che diversi analisti si spingono a considerare i Bonos un investimento interessante.

La domanda è: conviene davvero comprare i titoli di stato spagnoli? La risposta è affermativa perché negli ultimi mesi la Spagna ha dato una prova di carattere ed ha deciso di non chiedere aiuto al fondo Salva-Stati. E’ stato provvidenziale l’intervento di Mario Draghi sull’euro.

Sul Come Draghi ha cambiato la BCE abbiamo già speso molte parole, sicuramente è stato decisivo il discorso in relazione al salvataggio dell’euro a tutti i costi. Questo “stimolo”, per così dire, ha entusiasmato gli investitori e il differenziale tra i titoli di stato spagnoli e i Bund tedeschi si è abbassato vertiginosamente.

La Spagna ha potuto allora risparmiare sui rendimenti dei titoli emessi e questo risparmio le ha consentito di non accedere al fondo ESM. La reazione dei mercati è stata molto positiva ma questo non vuol dire che la crisi del sistema bancario spagnolo sia stata risolta.

Potrebbe perciò esserci una nuova turbolenza, ma gli analisti sono concordi nel ritenere che avrà un effetto positivo.

Il BTp a 15 anni fa “strage di cuori”

 Se l’obiettivo del ministero del Tesoro era quello di attirare investimenti sull’Italia, possiamo dire che l’obiettivo sia stato raggiunto visto che sono stati collocati 6 miliardi di euro di BTp a 15 anni e gli ordini per questo nuovo prodotto d’investimento sono stati di ben 11 miliardi di euro.

► Il rendimento dei BTp sotto la soglia del 4,3%

Il ministero del Tesoro è emesso la prima tranche di BTp a 15 anni e li ha collocati facendoli pagare circa 100,017 euro, che vuol dire che i titoli in questione sono stati piazzai sul mercato con un rendimento lordo annuo del 4,805 per cento al momento dell’emissione.

Il titolo emesso, dunque, ha la scadenza fissata per il primo settembre 2008, con il godimento al 22 gennaio 2013 e il tasso annuo, pagato con cedole semestrali e fissato al 4,75%. Il collocamento dei BTp a 15 anni è stato fatto tramite sindacato e nell’operazione hanno partecipato dei lead managers molto importanti quali Banca IMI, Barclays Bank, Credit Agricole, Goldman Sachs, JP Morgan Securities e una serie di specialisti italiani di titoli di stato, come co-lead.

► BTp di lungo periodo se le condizioni migliorano

Interessante l’entusiasmo degli investitori che hanno fatto richiesta per 11 miliardi di BTp a 15 anni. Il rendimento di questi titoli, dicono gli esperti, è di 30 punti base superiore a quello dei BTp che scadono nel marzo del 2026. Molto importante la richiesta enorme di BTp che è arrivata dall’estero.