Mutui a tasso zero per famiglie a basso reddito

 Il 2013 si è aperto, almeno per il settore dei mutui e dei prestiti, con una rincorsa verso le migliori opportunità del mercato creditizio. Per il morale dei comuni cittadini che aspirano a trovare il miglior mutuo del momento, non è opportuna la notizia dell’esistenza di mutui più convenienti per dipendenti pubblici e pensionati.

Eppure qualche offerta c’è, per esempio il consolidamento è un’opportunità di mutuo spesso non tenuta in considerazione dai mutuatari tradizionali. Sicuramente se a chiedere un prestito è una famiglia a basso reddito, più che un consolidamento, sarebbe necessario un mutuo a tasso zero.

Anche questa possibilità esiste ma bisogna fare molta attenzione ai bandi pubblicati sul territorio dai vari enti, quali possono essere le Regioni. Queste, insieme a comuni e province, hanno la possibilità, in base all’articolo 2 del decreto anticrisi (legge del 28 gennaio 2009), di pubblicare bandi per l’assegnazione di finanziamenti a tasso zero.

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I richiedenti devono prima di tutto fare uno screening dei requisiti da rispettare per accedere al finanziamento. In genere i mutui a tasso zero, per cui non sono previsti nemmeno costi di apertura e chiusura della pratica, sono pensati per coppie giovani, anziani e famiglie a basso reddito che vogliono ristrutturare la prima cosa o comprare l’immobile di famiglia.

 

Mutui più convenienti per dipendenti pubblici e pensionati

 La riduzione degli spread applicati ai mutui doveva essere il buon proposito delle banche per venire incontro ai cittadini che lavorativamente e quindi economicamente, non hanno attraversato un momento piacevole. Invece gli istituti di credito si trovano a mettere in campo gli stessi strumenti del 2012.

Anno nuovo, tassi nuovi e più “agevolati” soltanto per alcune categorie di persone: i dipendenti pubblici e i pensionati che possono farsi largo tra le opportunità di mutuo offerte dall’Istituto nazionale di previdenza sociale. Gli altri dovranno accontentarsi di rate più leggere con l’Euribor ai minimi, ma il discorso vale soltanto per chi ha stipulato un mutuo variabile.

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I mutui offerti dall’INPS propongono tassi molto agevolati e per capire la convenienza dei prodotti basta sottolineare che il tasso medio dei mutui fissi è fermo al 3,75% e il tasso medio dei mutui variabili, sempre erogati dall’INPS, è dell’1,23%.

Bisogna sicuramente aggiungere le spese d’istruttoria e perizia e la parcella notarile, ma non si arriva mai alla media dei tassi tradizionali, quelli riservati ai comuni cittadini che accendono  mutui a tasso fisso al 5,55% e mutui a tasso variabile al 3,26%.

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Il mutuo INPS, che non può superare i 300 mila euro, può essere acceso soltanto dagli iscritti in attività di servizio con contratto a tempo indeterminato e pensionati iscritti alla gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, che abbiano un’anzianità d’iscrizione di almeno 3 anni. I soldi erogati devono essere usati per l’acquisto della prima casa e poi devono essere rimborsati in un tempo che oscilla tra i 10 e i 30 anni.

Europa e USA diversi anche nell’immobiliare

 Gli ultimi dati sul mercato immobiliare su scala globale, sono molto discordanti visto che da un lato di parla della ripresa del settore immobiliare americano e dall’altro s’insiste sul fatto che, letto il report sulla crisi del mercato immobiliare, il 2013 sarà l’anno dell’affitto.

Sempre più lontani quindi, su questo fronte, l’Europa e gli Stati Uniti. Nel Vecchio Continente, dicono gli analisti, ci sarà un’altra contrazione del prezzo delle case, cosa che non accadrà in America dove i valori degli immobili tenderanno verso l’alto.

Non si tratta certo di prospettive visionarie, visto che la disamina parte dai dati sulle compravendite, raccolti proprio negli ultimi mesi del 2012.

In Europa, per esempio, nel Regno Unito, i prezzi delle case sono scesi già dello 0,3% ma si prevede un ulteriore calo dell’1 per cento nei prossimi mesi con un’incidenza importante anche sull’andamento della sterlina. Soltanto Londra è in controtendenza rispetto a questa linea.

La situazione appena descritta si riproduce anche in Spagna dove sono in calo i mutui e anche i prezzi delle case sono scesi in ogni regione e nei capoluoghi di provincia in particolare. Un crollo dei costi che si è assestato sulla media del 6,9% ma ha toccato anche apici del -10%.

Negli Stati Uniti, al contrario, già in ottobre si era assistito ad un consistente aumento dei prezzi delle case pari al 4,3% e il trend avviato nel 2012 dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi con grande soddisfazione dell’economia americana in generale.

IBL Banca pensa all’arredamento

 Quintocè di Fiditalia è solo una delle soluzioni possibili per ottenere un prestito sfruttando la cessione di un quinto dello stipendio o della pensione. Su PrestitiSupermarket, tra le migliori proposte del momento, di finanziamento finalizzato all’acquisto dell’arredamento, con cessione del quinto, ci sono le soluzioni di IBL Banca e Pitagora.

Per scovare le offerte migliori, abbiamo immaginato di avere bisogno di 10 mila euro da restituire in 4 anni, per acquistare elementi di arredamento, senza la necessità di sottoscrivere una polizza aggiuntiva. Il richiedente tipo è un impiegato a tempo indeterminato di 30 anni che lavori almeno dal giugno del 2005.

IBL Banca, a fronte di un importo erogato di 10 mila euro, propone al richiedente il pagamento suppletivo delle spese d’istruttoria pari a 450 euro. L’importo finanziato sale quindi a 10679,82 euro, da restituire in 48 rate da 244,5 euro ciascuna.

Il TAEG proposto per questo tipo di prestito è infatti dell’8,38 per cento con un TAN fisso del 4,70%.

I vantaggi del prodotto che stiamo presentando sono legati al fatto che si possono ottenere fino a 75 mila euro di finanziamento, che si può estendere il rimborso fino a 120 mesi e che si può ottenere l’erogazione dell’importo anche tramite assegno, per chi non sia provvisto di un ContoSuIBL Libero o di un altro conto corrente.

Il prodotto è pensato squisitamente per dipendenti pubblici, statali e per i militari che abbiano bisogno di fare piccole spese di ristrutturazione, acquistare l’arredamento di casa, acquistare un box, finanziare viaggi e vacanze, fare altri piccoli acquisti, ottenere liquidità o pagare le spese di un matrimonio.

Scopri il miglior mutuo per l’acquisto di una casa

 Scegliere un mutuo è un affare molto impegnativo. Abbiamo provato ad individuare le 4 domande per gli aspiranti mutuatari ed abbiamo sempre indicato le tendenze generali del settore, per esempio evidenziando come nel 2012 i mutui sono ancora in calo. 

Con l’aiuto di intermediari del calibro di MutuiOnline e MutuiSupermarket, si può sempre trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Per questo vogliamo riepilogare quali sono le migliori offerte del momento a tasso variabile, a tasso variabile con cap e a tasso fisso.

Secondo la ricognizione di MutuiSupermarket, in tutte e tre  le sezioni l’offerta vincente la mette a segno WeBank che propone un TAEG per il variabile pari al 3,26%, un TAEG di base per il variabile con cap pari al 3,78% e un tasso fisso del 5,55%.

Nel computo dei variabili, a seguire, si trovano le offerte di ING Direct e BNL con TAEG rispettivamente del 3,27% e del 3,51%. Tra i variabili con cap, invece, dopo la proposta di WeBank, spiccano le soluzioni di CheBanca! e della BNL che partono rispettivamente da un tasso del 3,89% e del 3,91%.

Tra i mutui a tasso fisso, escludendo l’offerta supervantaggiosa già presentata, troviamo due prodotti molto interessanti firmati da Cariparma e dal gruppo BNL. L’istituto parmigiano propone un tasso fisso con TAEG al 5,89% mentre per BNL il TAEG è del 6,38%.

Rogita a tasso misto con Deutsche Bank

 Il Vaticano stoppa le carte di credito all’interno del territorio papalino e si scopre che il cuore della scelta è un mancato accreditamento di Deutsche Bank presso Bankitalia per l’autorizzazione al POS. Fortunatamente l’istituto di credito tedesco non è centrale nel mondo finanziario, soltanto in virtù di questi episodi.

In passato abbiamo avuto modo di dire che il miglior mutuo a tasso variabile è di Deutsche Bank ed ora vogliamo invece arricchire il nostro sguardo verso l’istituto di credito, presentando le caratteristiche principali del mutuo a tasso misto.

Per prima cosa ricordiamo che questo mutuo può essere usato per l’acquisto della prima o della seconda casa o per pagare le spese di ristrutturazione di un immobile. L’importo minimo finanziabile è di 50 mila euro ma il loan to value varia: se si parla di acquisto è dell’80 per cento del valore dell’immobile (il minore tra valore di perizia e prezzo d’acquisto), se si parla di ristrutturazione è del 40 per cento del valore di perizia nei limiti del 100% delle spese.

Il tasso, che forse è la cosa più interessante per comprendere i costi del mutuo, è un misto rivedibile ogni due anni. Si parte con un variabile calcolato come somma tra l’Euribor a 3 mesi 360 e lo spread del 2,85 per cento. Il fisso è invece calcolato con il riferimento all’IRS a due anni. A scadenza fissa il mutuatario più scegliere che tasso applicare.

Rate più leggere con l’Euribor ai minimi

 Le rate dei mutui a tasso variabile dipendono molto dalle oscillazioni dell’indice al quale sono legate. Il fatto che l’Euribor a 1, 3 e 6 mesi sia ai livelli minimi, contribuisce ad allentare la pressione del mutuo sulle famiglie che si sono affidate al tasso variabile.

L’avvio del 2013 è stato condito da una serie di rincari e tasse. Tutto come previsto ma chiaramente nessuno ha accettato di buon grado la necessità di tirar fuori più soldi dell’anno passato. Eppure, in controtendenza rispetto a questa serie di rincari, sono in calo le rate dei mutui a tasso variabile.

Gli analisti prevedono che questa situazione, molto vantaggiosa per i mutuatari, non sia del tutto passeggera, al contrario prevedono che duri fino a tutto il 2013.

Tutto dipenderà dai valori che saranno assunti dall’Euribor a 1, 3 e 6 mesi che sono ormai fissi ai livelli minimi pari, rispettivamente, allo 0,11, allo 0,19 e allo 0,32 per cento. Rispetto ai mesi passati questo ribasso dell’indice è stato sicuramente gradito. I potenziali mutuatari, ma soprattutto chi un mutuo variabile l’ha acceso qualche anno fa, sono contenti dell’andamento dei tassi.

Peccato che la stessa tendenza al ribasso, almeno per il momento, non sia condivisa dagli spread applicati dalle banche. Praticamente, considerando un mutuo ventennale, il risparmio sulla rata è stato del 14 per cento in un anno. Niente male!

ProntoTuo Casa, il finanziamento per l’arredamento

 In genere, per coprire le spese d’arredamento, si chiede un finanziamento che può essere parallelo al mutuo sottoscritto per l’acquisto di un immobile. Considerata una tipologia standard di richiedenti, abbiamo già visto che la proposta migliore è quella di Deutsche Bank, ma subito al secondo posto troviamo la soluzione di “Consel – Libertà d’acquisto” del Gruppo Banca Sella. 

Per una richiesta standard di 10 mila euro, si propone un piano d’ammortamento in 48 rate con un importo mensile da corrispondere pari a 251,03 euro. L’importo della rata comprende anche le spese d’incasso della stessa fissate in 2,65 euro mensile.

Il TAN fisso è dell’8,90 per cento e il TAEG, comprensivo di tutte le spese arriva al 9,96 per cento. Molto interessante l’assenza di spese iniziali e l’esiguità delle imposte, si parla di appena 14,62 euro d’imposta di bollo.

Tra i vantaggi del prodotto l’erogazione tramite bonifico dell’importo richiesto, la possibilità di gestire l’istruttoria da casa e il rimborso che può raggiungere le 84 rate mensili. I destinatari di questa soluzione sono i dipendenti, ma anche i pensionati e i lavoratori autonomi che debbano sostenere le spese di ristrutturazione dell’immobile, di acquisto dell’arredamento, di acquisto del box auto e di realizzazione e sostituzione degli impianti per la casa.

L’importo erogabile da Consel varia dai 1000 ai 20000 euro.

Credito Casa Arredamento di Findomestic

 Findomestic offre un conveniente prestito con TAEG al 9,33 per cento, da rimborsare in 84 mesi e da usare per le spese di arredamento della casa. L’esempio tipo d’importo finanziabile, calcolato sul simulatore di PrestitiSupermarket, è di 10 mila euro da restituire in 4 anni senza sottoscrizione di alcuna polizza.

Il richiedente tipo è un impiegato a tempo indeterminato che abiti in provincia di Milano, abbia almeno 30 anni e un impiego fisso dal giugno del 2005.

Tra i vantaggi del prodotto di Findomestic troviamo l’assenza di spese accessorie, la gratuità delle spese iniziali e il vantaggio di poter gestire completamente online la pratica. Ma entriamo nel dettaglio di questo prodotto.

Il Credito Casa Arredamento di Findomestic, per 10 mila euro richiesti, propone una rata pari a 248,61 euro. Il TAEG è del 9,33 per cento, partendo da un TAN fisso dell’8,95 per cento. Spese iniziali ed imposte sono pari a zero.

Questo prestito è pensato ad hoc per i lavoratori dipendenti e per i pensionati che abbiamo redditi dimostrabili e un’età compresa tra i 18 e 75 anni. La finalità del prestito è nella copertura delle spese di arredamento e l’importo erogabile non deve superare i 60 mila euro. Il TAN cambia a seconda della fascia di credito erogata dalla finanziaria. Sono facoltative le spese per l’assicurazione.

Pratico e vantaggioso: il variabile di Deutsche Bank

 Il mutuo a tasso variabile di Deutsche Bank è uno dei più convenienti della serie, recensito da Mutuionline. Si rivolge alle persone fisiche residenti in Italia da almeno 3 anni che non hanno superato i 75 anni alla scadenza del mutuo. E’ un prodotto finalizzato all’acquisto della prima o della seconda casa, da usare anche per la copertura delle spese di ristrutturazione.

Deutsche Bank, di recente finita nel mirino di Bankitalia per l’apertura dei POS nel Vaticano, offre la possibilità di sottoscrivere un vantaggioso prodotto a tasso variabile per finanziare fino all’80 per cento del valore dell’immobile calcolato come il minore tra valore di perizia e valore indicato nel compromesso.

Nel caso sin cui si usi il prodotto per le spese di ristrutturazione, il loan to value scende al 40 per cento del valore di perizia fino a coprire al massimo il 100 per cento delle spese. Anche in questo caso, si parte da un finanziamento minimo che è pari a 50 mila euro.

Il tasso di questo mutuo è variabile ed è determinato in base all’ancoraggio al parametro EURIBOR a 3 mesi cui si deve aggiungere uno spread del 2,85 per cento. Il tasso d’interesse è poi ricalcolato con cadenza trimestrale. Nel computo del TAEG occorre poi aggiungere le spese d’istruttoria, perizia, l’imposta sostitutiva e le varie assicurazioni.