Arriva il nuovo treno Thello. Dal quattordici dicembre partirà da Milano a Marsiglia per Trenitalia. E’ questo il primo treno giornaliero della compagnia, la quale ha deciso di raddoppiare l’offerta dopo i notturni tra Parigi e Venezia.
Trenitalia
Prosegue l’intesa tra Emirates e Trenitalia
Emirates e Trenitalia continuano a discutere per un’innovazione che riguarda le modalità di viaggio sui loro mezzi.
Assunzioni Trenitalia
Trenitalia è alla ricerca di nuovo personale da assumere. Le selezioni, dunque, sembrano avere inizio e pare ci siano posti disponibili per mille nuovi operatori. Si tratta dunque di una grande possibilità da cogliere al volo, dopo aver analizzato tutti i dettagli dell’offerta.
Allo stato attuale, quelle di Trenitalia sono soltanto selezioni tuttavia. Ma l’ampliamento della rete ferroviaria dell’azienda è alle porte e dovrebbe essere attivo a partire dal 2014. In ogni caso, le offerte di lavoro sono già molteplici, anche se dovrebbero essere contemplate come detto ben mille assunzioni dal 2014.
Diritto al rimborso per il ritardo del treno anche se per causa di forza maggiore
Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea: il passeggero che abbia subito un ritardo del treno per il quale ha acquistato il biglietto superiore ad un’ora, ha diritto al rimborso di almeno una parte dell’importo pagato, indipendentemente da quale sia la causa del ritardo.
Si tratta di una sentenza molto importante che finalmente mette fine alla questione dei rimborsi ferroviari per il ritardo dei treni e chi viaggia abitualmente in treno in Italia sa bene che si tratta di un fatto molto frequente. Infatti, anche se il caso di specie si è svolto in Austria – il contenzioso era stato presentato alla Corte amministrativa austriaca – la sentenza ha effetto su tutti i paesi membri, in quanto il regolamento sui diritti e gli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario è lo stesso per tutti gli stati.
In pratica, secondo il regolamento e quanto stabilito dalla Corte, il viaggiatore ha sempre diritto ad un rimborso parziale del costo del biglietto e l’indennizzo deve corrispondere, come minimo, al 25% del prezzo del biglietto nel caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti, e al 50% di tale prezzo nel caso di ritardo di 120 minuti o superiore. Non esiste alcuna specifica sulle cause del ritardo per le quali si può chiedere e ottenere il rimborso.
Unica distinzione esistente è quella dello scopo del rimborso, che può essere di risarcimento dei danni conseguenti al ritardo o alla soppressione di un treno o la compensazione di un prezzo pagato come corrispettivo per un servizio che non è stato eseguito conformemente al contratto.
Italo attacca Trenitalia: ipotesi di Dumping
Italo non ci sta e chiama l’Antitrust. Nei giorni scorsi Ferrovie dello Stato ha dichiarato che la società per il quinto anno consecutivo ha fatto registrare utili per 380 milioni di euro. Ma, secondo Ntv (società che rappresenta Italo) sulle tratte ad alta velocità Ferrovie avrebbe fatto attività di Dumping: “Quanto al cosiddetto dumping, ovvero al ribasso eccessivo dei prezzi da parte dell’ex monopolista per stroncare sul nascere la concorrenza noi pensiamo che ci sia, in forma molto grave. Sarà comunque l’Antitrust, cui ci siamo rivolti con una specifica segnalazione, a dire come stanno effettivamente le cose”.
Un attacco ben preciso, che Ntv motiva dicendo che i prezzi adottati da Trenitalia sulle linee tradizionali sono molto più elevati rispetto a quelli sulle linee ad alta velocità.
Una situazione, questa, cambiata rispetto a quando Italo non esisteva. L’arrivo della concorrenza, dunque, avrebbe indotto Trenitalia ad abbassare i prezzi sulle tratte suddette, alzando quelli sui vecchi treni Intercity.
Una sorta di azione da “Robin Hood al contrario“.
Così, al giorno d’oggi, chi viaggia su Intercity paga di più e paga per coloro che viaggiano molto più comodamente sui Freccia d’Argento.
Naturalmente, adesso, toccherà all’Antitrust decidere se il Dumping è avvenuto oppure no.