Le reazioni del dollaro alla stanchezza della FED che ha vincolato il quantitative easing all’andamento dell’indice di disoccupazione e dell’indice inflazionistico, ormai le sappiano. Ci siamo posti la domanda della necessità di dire basta agli aiuti della Federal Reserve, adesso però è il momento di affrontare altri due quesiti: perché frenare il quantitative easing e con quali effetti sul dollaro.
Tutto nasce dalla spaccatura interna alla FED in considerazione del panorama economico attuale. I membri della Federal Reserve che hanno votato di recente contro l’estensione degli aiuti al dollaro, l’hanno fatto per un motivo molto semplice: non ritengono che con questo strumento si dia davvero una mano all’economia americana. Questo non vuol dire che pensano che il sistema economico americano sia in forma, ma bisogna trovare nuove risorse strumentali.
Iniettare liquidità nell’economia USA, tra l’altro, potrebbe non essere efficace e sul lungo periodo determinare una crisi finanziaria più profonda di quella vissuta pochi mesi fa. Alla domanda sul perché dell’interruzione del QE, allora, si può rispondere che è necessario al fine di trovare nuove soluzioni e strumenti più efficaci.
Il dollaro, dopo lo stop del sistema FED, potrebbe recuperare terreno dopo aver perso appeal configurandosi come valuta rifugio. Nel 2013 ci potrebbe essere la fine del rally del dollaro.