Sono ben 55 milioni i vacanzieri che attraverseranno l’Italia in queste settimane: la stagione delle ferie estive ha ormai preso piede ed è pronta a spiccare il volo. Non mancheranno alcuni attenti accorgimenti, quali ad esempio la selezione del periodo per staccare dal lavoro. Accorgimenti che saranno senza dubbio sinonimo di risparmio.
Vacanze
Cosa si tutela prima di partire per le vacanze
I cittadini italiani ed europei hanno sempre voglia di non farsi rovinare le vacanze. E ci mancherebbe! Tuttavia prima di partire sono soliti assicurare cose differenti. Gli italiani per esempio dimostrano un’attenzione estrema ai veicoli mentre in Europa in generale si pensa alla salute e al viaggio in sé.
30 milioni di italiani spenderanno 15 miliardi di euro per le vacanze estive
Un’estate calda anche per gli operatori turistici che vedranno ripartire il mercato legato alle vacanze. Secondo la Coldiretti i 30 milioni di italiani che andranno in vacanza spenderanno circa 15 miliardi di euro. Partiranno più persone ma 1 su 3 starà fuori meno di una settimana.
Meno italiani andranno in vacanza per le feste di Natale
Per gli italiani un Natale a casa più per crisi che per tradizione
Valigia sicura con l’assicurazione da viaggio
Gli italiani hanno finito i risparmi e per questo si trovano in una condizione economica davvero precaria. I consumi medi sono calati anche nel periodo di saldi che l’anno scorso aveva attirato un gran numero di persone alla ricerca dell’occasione del momento. Non basta. Gli italiani, oberati dal fisco, rinunciano alle vacanze invece di provare ad accorciarle.
►Poche vacanze perché siamo senza soldi
Così capita che 8 milioni circa di italiani restino a casa e in viaggio, nel periodo estivo, ci siano soltanto poco più di 23 milioni di persone. E proprio a loro che rivolge questo articolo, visto che stiamo per ribadire l’importanza di stipulare un’assicurazione legata alle vacanze. Qualsiasi imprevisto, infatti, non dovrebbe così incidere sul budget famigliare.
►In aumento i prestiti legati a matrimoni e vacanze
L’assicurazione da viaggio è una polizza non obbligatoria che il turista di turno deve scegliere se stipulare o meno. I prezzi di queste assicurazioni non sono eccessivi quindi pagando la vacanza leggermente di più, si può ottenere un maggior quantitativo di serenità. Le assicurazioni da viaggio sono di diverso tipo, per effettuare l’opzione è necessario avere ben chiaro l’obiettivo della polizza.
Ci sono infatti le assicurazioni sanitarie che servono a coprire le spese sanitarie in caso di incidenti all’estero; le assicurazioni sulla responsabilità civile per danni a terzi, l’assicurazione bagaglio che non necessita di spiegazioni e l’assicurazione volo.
Il prestito per chi deve andare in vacanza
Ormai si chiede un prestito per qualsiasi cosa, per esempio per pagare tutte le spese sostenute in un mese. Chi ha dei debiti non troppo consistenti, usa la carta di credito per i pagamenti in modo da dilazionare il più possibile il pagamento fatto in un determinato periodo.
►I nuovi tassi per la cessione del quinto
In generale, però, ci sono anche persone che chiedono un prestito per lo svago, magari per andare in vacanza, perché la destinazione scelta, disponibile soltanto in un certo periodo, comporta una spesa molto consistente.
Se si rientra nel secondo insieme, il consiglio che danno gli esperti è di rivolgersi alla banca. Gli istituti di credito riescono ad offrire prestiti a tassi interessanti a chi ha bisogno di cifre che non eccedono i 4000 euro.
►I prestiti vacanza studio esistono ancora
Insomma, se lavorando tutto l’anno pensate di esservi meritati una vacanza, ma non sapete proprio come pagarla, il prestito è una soluzione ottima per salvare capra e cavoli.
I prestiti vacanza comportano l’accredito della somma richiesta direttamente sul conto corrente del richiedente. A garanzia della richiesta occorre presentare la certificazione di un reddito da lavoro o da pensione. La quantità di prestito ottenibile dipende dalla capacità di rimborso ma in genere i prestiti riescono a coprire l’intero costo della vacanza e sono ammortizzabili in un periodo variabile da 1 a 10 anni.
Prestiti per le vacanze ripagati in 3 anni
Sono sempre più numerosi gli italiani che, per concedersi il lusso delle vacanze estive si fanno aiutare dalle società finanziarie accendendo un prestito.
Lo rilevano, infatti, le statistiche di alcuni fra i più frequentati siti online per la comparazione dei prezzi, che hanno registrato per il 2013 40 mila richieste caratterizzate da un aumento del 13% della cifra finanziata, rispetto al 2012, e del 5% del tempo previsto per la restituzione delle somme.
Niente vacanze per gli italiani
Sarà un’estate povera in termini di svago e non solo. Il turismo continua ad andare male e c’è chi prevede una flessione del 7% di arrivi e presenze. Sarà, stando a un’indagine svolta da Trademark Italia, una contrazione non “a macchie” come nel 2012, bensì un regolare alternarsi di alti e bassi che indurrà i gestori a ridurre il personale stagionale.
In altri termini, in vacanza andranno 5,4 milioni di italiani in meno, con una perdita di 2,7 miliardi di euro di guadagni per il comparto.
Solo un italiano su 5 ha già bene in mente dove andrà
Il quadro che emerge dall’indagine è molto triste: a fine estate l’Italia farà registrare incredibili perdite di giro d’affari e di posti di lavoro.
Lo studio, dichiara che l’Italia è “avvitata” su se stessa, diffidente, decisa a risparmiare, a ridurre i budget di spesa, a contrarre le giornate di vacanza e tagliare lo shopping turistico.
Il dato più grave concerne il numero delle persone che hanno già deciso dove e quando andare in vacanza: sono solo il 22%, mentre il 23,5% del campione prevede di partire, ma non ha ancora stabilito dove e quando.
Più della metà di coloro che sono stati coinvolti nel sondaggio non si è ancora posta la questione-vacanze. Tuttavia, c’è chi sta pensando di rinunciare o ridurre in maniera drastica il tempo del soggiorno.
La maggioranza, invece, ha negato la necessità di un periodo di riposo e ‘rigenerazione’. In conclusione, l’indagine afferma che circa 5,4 milioni di italiani in meno rispetto al 2012 si presenteranno sul mercato delle vacanze facendo perdere all’industria del turismo 2,7 miliardi di euro di ricavi lordi. Un dato che peserà negativamente anche sull’occupazione stagionale che scenderò di 250/300mila unità.