La Tares 2013 andrà pagata, come l’Imu, entro il 16 dicembre 2013 interamente, ai Comuni modificando la precedente risoluzione 9, che prevedeva la possibilità di posticipare il pagamento di quanto dovuto ai Comuni al 2014. I Comuni dovranno inviare ai contribuenti il modello precompilato di pagamento per effettuare solo tramite modello F24 o per il ccp, con gli importi separati di maggiorazione e tariffa comunale.
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Questo porta ancora caos, dal momento che tutti i Comuni hanno già comunicato ai cittadini gli importi e le date: 30 centesimi di euro al metro quadro per la maggiorazione riservata allo Stato, da versare entro il 16 dicembre e date diverse anche posticipate al 2014 in tanti Comuni, per il tributo ambientale vero e proprio. La nuova risoluzione obbliga i Comuni ad una nuova comunicazione con più spese per le casse degli enti locali o l’obbligo di pagamenti contestuali della maggiorazione e delle tariffe, anticipate entrambe al 16 dicembre.
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L’imposta sui rifiuti sarà maggiore soprattutto nei Comuni in cui non si è replicata la Tarsu impiegata fino allo scorso anno. Questo è stato permesso dalla legge di conversione del decreto che ha cancellato la prima rata Imu sulle abitazioni principali, Dl 102/2013 avutasi a fine ottobre, e per tale motivo ci saranno rincari pesanti soprattutto per gli esercizi commerciali.
Le stime parlano di un gettito pari ad almeno 4 miliardi di euro, a cui va aggiunto il miliardo di maggiorazione che tutti, proprietari o semplicemente occupanti ‘a qualsiasi titolo’, dovranno versare allo Stato.