Il versamento della prima rata della Tasi, che consisterà nel versamento dell’acconto di quanto dovuto per l’imposta sui servizi garantiti dai Comuni quest’anno scade il 16 giugno. Entro tale data la Tasi dovrà essere pagata da proprietari e inquilini. A questi ultimi, infatti, spetterà il versamento di una quota compresa tra il 10 e il 30% della cifra totale. Il restante dovrà essere versato dai proprietari. Ma non è questo che rappresenta la sola differenza rispetto all’Imu: se da una parte le date di pagamento delle tasse coincidono, 16 giugno e 16 dicembre, la Tasi dovrà essere pagata anche dagli inquilini e dai proprietari sulle prime case.
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Senza tener conto di questo, però, il conto da pagare si presume che non dovrebbe essere alto se i Comuni, insieme alle aliquote si appresteranno a definire anche le detrazioni che andranno applicare. In ogni caso, la data di scadenza entro la quale i Comuni dovranno comunicare al Tesoro le aliquote ufficiali di quest’anno e le eventuali detrazioni è fissata al 31 maggio e se entro tale data non lo faranno, la Tasi verrà calcolata su un’aliquota dell’1 per mille. Per pagare si dovrà utilizzare bollettino postale o modello F24.
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Per calcolare la Tasi su prima e seconda casa, negozi, capannoni, aziende, bisogna partire dalla rendita catastale, che deve essere poi rivalutata del 5%. Il risultato andrà moltiplicato per il coefficiente dell’immobile e bisognerà applicare aliquota, e detrazioni, per avere il risultato di quanto pagare. La cifra andrà divisa tra proprietari e inquilini.