Le sentenze, i decreti ingiuntivi, le esecuzioni immobiliari e tutti gli atti simili a questi appena citati, rientrano nel grande insieme dei provvedimenti giudiziari che l’Erario ha deciso di snellire. Adesso, quindi, attraverso una procedura telematica, è sufficiente inserire i dati dei provvedimenti giudiziari e si ottiene l’importo da pagare.
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L’Agenzia delle Entrate non lascia i cittadini soli nel momento della registrazioni dei provvedimenti giudiziari, anche se spesso, ad usufruire del servizio, sono soprattutto gli avvocati delle parti interessate che hanno già una certa confidenza con gli strumenti.
Nell’applicazione è necessario inserire i dati relativi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente per la registrazione, l’anno del provvedimento, l’ente emittente, il tipo e il numero del provvedimento. E’ possibile operare una scelta in base ad una lista di possibilità fornita dall’applicazione che però, non suggerisce il numero del provvedimento.
Una volta inseriti i dati il software indica se è stato individuato il provvedimento e quali sono i dati più importanti. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare le tipologie di provvedimenti giudiziari. Di seguito qualche informazione relativa al pagamento.
La registrazione degli atti giudiziari deve essere pagata tramite il modello F23 dove vanno inseriti i dati anagrafici, il codice dell’ufficio che l’utente ha indicato, la causale, gli estremi dell’atto, il codice tributo e l’importo dei tributi stessi.