Quando si acquista o si vende un immobile in Italia, sia colui che compra che colui che vende è soggetto al pagamento di alcune imposte. Gli oneri fiscali riguardano dunque sia compratori che venditori, ma in misura decisamente differente e non in tutte le circostanze che possono presentarsi.
E’ quindi necessario conoscere sia dall’una che dall’altra parte quali tasse sono dovute e in quale misura, anche alla luce dei recenti cambiamenti che si sono avuti nella normativa a partire dal 1 gennaio 2014. La legge 104 del 2013, più nota sotto il nome di Legge di Stabilità finanziaria 2014 ha modificato gli importi richiesti e le aliquote applicate alle tasse sulle compravendite immobiliari.
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Le tasse da pagare quando si compra casa
A partire dal 1 gennaio 2014, dunque, coloro che acquistano un immobile, oltre al pagamento del prezzo dell’abitazione, dei costi notarili per l’atto di compravendita e delle eventuali commissioni di agenzia, sono tenuti al pagamento delle seguenti imposte:
- l’imposta di registro
- l’imposta ipotecaria
- l’imposta catastale
- l ‘eventuale IVA – ma solo se si compra da una impresa costruttrice entro 5 anni dalla fine dei lavori di costruzione o ristrutturazione.
Gli importi e le aliquote specifiche variano però in relazione al fatto che si stia acquistando da un privato o da una impresa di costruzioni e che per l’acquirente si tratti di una prima casa o di una seconda casa.
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Le tasse da pagare quando si vende casa
Sempre a partire dal 1 gennaio 2014, invece, coloro che vendono un immobile sono soggetti all’eventuale pagamento delle imposte sulle cosiddette plusvalenze immobiliari, le quali però sono dovute solo in alcune circostanze particolari.