Il fondatore dell’operatore low cost Iliad, Xavier Niel arriva a possedere il 15,143% in Telecom Italia dal precedente 11,2% mediante la sua holding personale.
A renderlo noto è la Consob, secondo cui “con comunicazione del 29 ottobre Xavier Niel ha reso noto di aver incrementato in data 27 ottobre la partecipazione potenziale in Telecom Italia e di detenere una posizione lunga complessiva pari al 15,143%, tramite la società indirettamente controllata Rock Investment”. Sull’altro fronte anche la Vivendi di Francois Bolloré, che avrebbe già preso contatti con il premier Matteo Renzi rassicurandolo sulla stabilità dell’investimento e sul suo profilo industriale, sarebbe in procinto di incrementare la quota fino a poco sotto la soglia d’opa del 25%.
Nel frattempo, Telecom Italia ha aperto oggi a Piazza Affari in rialzo del 3,8% a quota 1,31 euro. In un’ora circa di contrattazioni sono stati scambiati ben 120 milioni di pezzi. Positive anche le risparmio, che segnano, alle ore 10,15, un +2,67% a quota 1,037 euro.
In particolare Niel ha stipulato nuovi contratti di opzione call: una quota del 4,88% con data regolamento 21 giugno prossimo, lo 0,998% con scadenza 21 settembre 2017, un altro 0,998% al 21 novembre 2017, l’1,049% a marzo 2017, un altro 1,049% a giugno 2017 e infine un altro 1,049% a gennaio 2017. La partecipazione si completa con il 5,109% in altre posizioni lunghe che fanno capo a Njj Holding.
Essendo titolare di opzioni lunghe e derivati, oggi Niel non può esercitare alcun diritto di voto alle assemblee Telecom. Può invece trasformare a scadenza le posizioni in azioni Telecom Italia entro il 2017.
A questo punto l’azionariato di Telecom Italia vede Vivendi al 20,03%, subito dietro Niel al 15,143%, poi BlackRock al 6,2%, Norges Bank al 3,2%, Mediobanca al 2,6% e la Banca centrale della Cina al 2,081%.