Sono ancora tante le incertezze in merito al pagamento dell’Imu e ancora non si sa quando e quanto pagare.>Il reddito minimo garantito, chi lo può richiedere
Ma sono molteplici i problemi che nascono da queste incertezze. In primo piano il timore inerente al pagamento delle tredicesime. Guido Castelli, sindaco di Ascoli e delegato finanza locale dell’Anci ha detto “I Comuni pagano le tredicesime prima di Natale, quindi abbiamo bisogno di sapere quale e quanta sarà l’Imu che ci verrà restituita anche per poter mettere in pagamento quello che è un diritto sacrosanto”. Il rischio vero e proprio è quello che non vengano pagate le tredicesime.
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“Se non si sbriga il governo avremo difficoltà a farlo tempestivamente”, per cui secondo Castelli “o il Governo entro il mese ci dice quanta Imu seconda casa ci sarà, e lo deve fare tempestivamente, altrimenti dovremo far pagare la seconda rata Imu”.
Castelli ricorda poi che “gli ultimi dati sui trasferimenti effettivi ai comuni sono stati comunicati un mese fa, quando ormai erano passati dieci mesi dall’inizio dell’anno. Quindi il buio pesto, perchè tutti i frammenti che riguardano la finanza comunale sono stati composti per il 90% un mese fa e ancora mancano all’appello diversi elementi sui quali fondare le proprie strategie finanziarie”.
Ad oggi rimane il dato che per riuscire a coprire l’eliminazione della seconda rata dell’Imu è previsto l’aumento al 128% per il 2013 (al 127% nel 2014) dell’acconto Ires per banche e assicurazioni, a partire dal 2015 l’aumento delle accise su carburanti e l’acconto sull’imposta del risparmio amministrato.