C’è ancora grande incertezza in Italia sull’assegno unico e su alcuni concetti che sono stati introdotti nel 2023. Per questo motivo, è importante capire in quale direzione stiamo andando nel nostro Paese, visto che il nuovo anno ha fatto registrare alcuni importanti incrementi che, in misura differente, riguardano un po’ tutti. Proviamo a comprendere gli aggiornamenti che tutti dovremmo tenere a mente in questa fase.
Riscontri utili e cosa dobbiamo sapere sull’assegno unico ad aprile 2023
Allo stato attuale, quali sono le informazioni che dobbiamo annotare a proposito dell’assegno unico ad aprile 2023? Effettivamente, le nuove disposizioni dovrebbero rendere questa misura più interessante ed accettabile per chi ha iniziato ad usufruire della misura nel corso del 2022. Ecco alcuni aspetti che vanno presi in considerazione dagli utenti oggi stesso, vito che dal 1 gennaio 2023 sono previste maggiorazioni all’Assegno Unico e universale:
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è stato approvato per il nuovo anno incremento del 50% sugli importi per i figli a carico di età inferiore a un anno;
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incremento del 50% sugli importi per i nuclei familiari con almeno tre figli, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, a condizione che abbiano un ISEE non superiore alla soglia di 40.000 euro;
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incremento del 50% sugli importi per i nuclei con almeno quattro figli a carico;
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ai nuclei con figli disabili senza limiti di età è corrisposto l’assegno unico e universale con importi fino a un massimo di 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro per tutto il 2023;
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le maggiorazioni in funzione del grado di disabilità per i figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età sono stabilmente equiparate a quelle dei figli disabili minorenni per tutto il 2023.
Allo stesso tempo, INPS ha ricordato che non bisogna rinnovare la domanda di Assegno Unico e universale per il 2023 ma soltanto presentare nuovo ISEE 2023 in corso di validità. Allo stesso tempo, viene fatto presente che al momento dell’elaborazione della domanda dell’assegno unico e universale l’ISEE, qualora non dovesse essere ancora aggiornata, la prestazione sarà erogata con gli importi al minimo di legge. Tutti gli utenti interessati, in ogni caso, hanno tempo fino al 30 giugno 2023 per presentare ISEE 2023 e ricevere gli importi più elevati che sono previsti per il proprio caso, in base alla prestazione prevista, coi relativi arretrati.
Insomma, come si può osservare oggi abbiamo diversi punti da sciogliere a proposito dell’assegno unico, secondo le disposizioni che sono state ufficializzate nelle scorse settimane in vista del 2023 qui in Italia per chi è interessato.