Uber è un’applicazione che offre un servizio di autisti privati, ponendosi come valida alternativa al sistema dei Taxi. Al momento la sua valutazione è cresciuta fino a toccare quota 40 miliardi.
Questa startup tecnologica, dunque, potrebbe valere anche più della capitalizzazione di Twitter se le cifre venissero confermate. Pensare che la compagnia di noleggio vetture Hertz, una delle più famose al mondo, è quotata poco più di undici miliardi.
A cosa si deve dunque l’alto valore di Uber? Gli esperti di Bloomberg lo spiegano così:
La stima deriva dal fatto che, come emerso qualche tempo fa, la società californiana sta cercando nuovi soci, quindi capitali freschi, per crescere ancora. Un nuovo round di raccolta di fondi dopo quella da 1,2 miliardi di neppure sei mesi fa. In quell’occasione, la società era stata valutata circa 17 miliardi. Nell’arco dell’estate e di un pezzo di autunno, dunque, il suo valore sarebbe più che raddoppiato. T Rowe Price Group sarebbe in lizza per diventare un investitore. Anche il fondo Fidelity, che è già entrato in un precedente giro di raccolta di capitali, dovrebbe seguire di nuovo l’investimento. I nuovi fondi servirebbero per finanziare la crescita internaizonale, dopo che Uber è già riuscita a sbarcare – dalla nascita del 2009 – in 220 città in tutto il mondo. Già quando raccolse il miliardo abbondante di giugno, la valutazione di 17 miliardi era considerata un record per una startup tecnologica Usa, in occasione di un investimento diretto da parte dei finanziatori.
Ma si tratta di una tendenza oramai di livello mondiale, che è tornata a sollevare dubbi sulla reale corrispondenza di queste valutazioni. In Cina, ad esempio, si parla di una possibile di quotazione per il produttore di smartphone Xiaomi Corp. Fino a 50 miliardi di dollari.