Se l’attenzione dei media e degli operatori di mercato è focalizzata sulla crisi del debito in Grecia, c’è un altro Stato europeo che rischia sempre di più il default: stiamo parlando dell’Ucraina.
Privata della Crimea, dopo l’occupazione della Russia di oltre un anno fa, in stato di belligeranza con Mosca, il pil ucraino è crollato nel primo trimestre dell’anno di quasi il 18%, mentre il presidente Petro Poroschenko ha firmato una legge, che gli consente di bloccare i pagamenti del debito con l’estero. Una moratoria, che gli esperti finanziari hanno avvertito avrebbe come conseguenza lo scivolamento formale dello stato nel default.
La proposta sarebbe necessaria al fine di ridurre l’indebitamento dell’Ucraina di 15,8 miliardi nei primi 4 anni, più dei 15,3 chiesti dall’FMI. E tra il 2019 e il 2025, il paese dovrebbe rifinanziarsi mediamente del 10% del pil all’anno, mentre al 2020 il rapporto tra il debito e pil tenderebbe al 71%.