Per la Banca delle Marche, istituto di Jesi all’interno del quale sono comprese anche la Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, la Cassa di Risparmio di Pesaro e la Cassa di Risparmio di Jesi, arriva in questi giorni in via ufficiale la notizia del commissariamento.
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Si tratta in realtà di una operazione che si era resa necessaria già da diverso tempo e che era quindi attesa. Solo alcuni giorni fa, tuttavia, attraverso un comunicato, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in accordo con la Banca d’Italia, ha reso ufficiale lo scioglimento degli organi di amministrazione e controllo dell’Istituto, che sono stati sostituiti da un regime straordinario di amministrazione.
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Il commissariamento di Banca delle Marche è stato deciso al fine di portare a termine il lungo processo di rafforzamento patrimoniale dell’Istituto, in atto già da diversi mesi, che ora poggerà sulle spalle dei due commissari straordinari, Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani, e del relativo comitato di sorveglianza.
Il processo di risanamento dell’Istituto era già stato avviato nella fase di gestione provvisoria, quando la Banca d’Italia aveva sospeso i lavori del consiglio di amministrazione. Ora l’attività di rafforzamento del gruppo riprenderà per chiudere la procedura da 500 milioni di euro che prevede un aumento di capitale da 300 milioni, un altro da 100 milioni da realizzare subito dopo, e un’emissione obbligazionaria da 100 milioni.
Nel frattempo, tuttavia, i clienti di Banca delle Marche potranno continuare ad usufruire di tutti i normali servizi erogati dagli sportelli dell’Istituto, che continueranno a svolgere la loro normale attività.