Nel 2014 le aziende che hanno operato nel comparto edile non se la sono cavata bene e il bilancio dell’anno in corso è assolutamente negativo. Una su tre chiuderà i bilanci in negativo. Lo dicono i dati raccolti dalla Banca d’Italia.
I dati raccolti dalla Banca d’Italia nel suo periodico parlano chiaro: un terzo delle aziende che operano nel settore edili chiuderà il 2014 in perdita, con i bilanci in rosso. Dal punto di vista analitico le cause per spiegare questo situazione sono numerose: di base c’è una flessione della produzione.
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Le attese, in termini percentuali sono queste: il 38,5% degli intervistati si attende di chiudere l’anno con un bilancio di esercizio positivo, più di un terzo, il 34,7%, invece, si aspetta di chiudere il bilancio di esercizio per il 2014 in segno negativo. Le imprese che più di tutte si lamentano sono quelle piccole perchè tra le medie e grandi società è in crescita la percentuale di quelle che credono di chiudere con il segno più.
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La situazione è peggiorata nel secondo semestre dell’anno in corso e secondo il 37,1% degli intervistati la situazione è precipitata. C’è anche il 18,5% delle imprese che ritiene che la produzione sia però aumentata. Rispetto al 2013, comunque, sebbene coloro che ritengono che non ci siano stati cambiamenti sono in percentuale stabile, sono diminuiti gli ottimisti che erano il 25,1% ed ora sono il 18,5%.
Le aziende di medie e grandi dimensioni, insieme nel quale inseriamo tutte le realtà con un numero di addetti che supera le 50 unità, hanno una percezione più positiva della situazione e credono, nel 32,3% dei casi che il 2014 sia addirittura un anno in crescita. Sono il 25,5% quelli che invece considerano il 2014 un anno di decrescita.