Il Senato Usa ha rilasciato ulteriori indicazioni non molto positive per quanto riguarda il percorso di discussione del Fiscal Cliff. Di conseguenza, Wall Street ha chiuso con un forte ribasso. Le ragioni del calo sono relative ai timori sul “fiscal cliff”. Il capogruppo della maggioranza al Senato, Harry Reid, ha dichiarato che sono stati fatti scarsi progressi nelle trattative sul fiscal cliff. La Casa Bianca ha comunque negato che le discussioni si trovino a un punto morto. E’ stato così annullato l’effetto positivo dell’intesa riguardante la Grecia e di alcuni dati macroeconomici americani migliori delle stime tra cui gli ordini di beni durevoli, in rialzo per il sesto mese consecutivo.
La seduta in ribasso ha influenzato i mercati azionari europei, succubi della condizione economica americana degli ultimi tempi.
Milano: Il Fits-Mib registra una flessione dell’1%;
Londra: -0,4%;
Francoforte: -0,5%;
Parigi: 0,5%. T
Banco Popolare fa registrare i titoli peggiori, anche per via del fatto che Moody’s ha messo sotto sorveglianza per un possibile downgrade il suo rating ‘Baa3’.
Male anche Mps dopo l’annuncio della nuova emissione di bond. Poco forte l’impatto sui listini del via libera della Commissione Ue alla ristrutturazione delle banche spagnole.
L’Euro è in ribasso. Passa di mano a 1,2891 dollari contro gli 1,2930 registrati ieri dopo la chiusura di Wall Street e a 105,54 yen.
Tokyo: chiusura in calo per la borsa giapponese. La prima dopo quattro ottime sedute in rialzo. Lieve rimbalzo dello Yen.