Ripresa economica nel 2013? Probabile, ma solo a partire dal secondo semestre, parola di Jan Hatzius.
La seconda parte dell’anno, infatti, secondo il Chief economist global investment research di Goldman Sachs è destinata a subire un’accelerazione delle tendenze di crescita.
Le aspettative nutrite sul settore privato, atto a diminuire il debito, nonché un minimo alleggerimento della pressione fiscale sono l’oggetto della minima ripresa a partire dal secondo semestre, contemplata in una nota redatta da Hatzius dal titolo “L’economia Usa nel 2013-2016: andare oltre l’ostacolo”.
Gli Usa, dunque, godranno di una crescita del 3%. Non tanto, ma neanche poco. L’economia manifesta piccoli cenni di guarigione dopo la crisi del 2008. Hatzius fonda la sua tesi sulle linee guida di un precetto finanziario che verifica le plusvalenze del settore privato come riflesso speculare del debito pubblico.
In altri termini, i cittadini risparmiano di più nel momento in cui il debito pubblico si riduce. Ciò è dovuto al fatto che la pressione fiscale, con la quale lo Stato vuole ripianare il proprio deficit, si ridimensiona.
Deficit pubblico e deficit privato si compensano. Muovendo le mosse da questo assunto Hatzius ipotizza una crescita per l’economia Usa, dal momento che i privati stanno iniziando nuovamente a risparmiare in virtù della riduzione della pressione fiscale.