Il modello di business creato è all’avanguardia, al punto che tutte le compagnie aeree rivali provano ad imitarlo. EasyJet continua a macinare utili da record, come si evince dal bilancio dell’esercizio chiuso al 30 settembre 2014. I risultati, per il quarto anno di fila, presentano utili in crescita.
Si parla di un +21,5%, a 581 milioni di sterline ante imposte. Tutto questo malgrado la crisi economica generale che attanaglia l’Europa. I guadagni aumentano del 6,3% a 4,52 miliardi. Secondo Frances Ouseley, direttore per il mercato italiano:
Siamo fra le poche compagnie aeree a offrire un ritorno sul capitale del 20,5% e a distribuire in dividendo il 40% dell’utile. Il board della compagnia ha proposto il pagamento di un maggiore dividendo ordinario agli shareholder di 180 milioni. Come si arriva a questi risultati? Ci sono tre fattori. Innanzitutto il modello operativo. Il nostro è eccellente dal punto di vista della puntualità e di tutti gli altri parametri, nonostante infrastrutture come quella di Fiumicino, dove ci sono lavori in corso che si protrarranno nel prossimo anno. Poi c’è l’aera costi, dove EasyJet è impegnata a tagliare in continuazione ma senza impatto sui servizi ai clienti. La nostra area EasyJet Lean fa il massimo uso della tecnologia, per esempio utilizzando droni per la manutenzione. Per quanto riguarda i ricavi, per esempio abbiamo lanciato un ’iniziativa come EasyJet Holydays che ai nostri clienti offre pacchetti con albergo, auto eccetera, a chi preferisce le vacanze tutto compreso.
In relazione agli imitatori, tra i quali spunta il nome di Ryan Air, il direttore ne è al corrente ma nel contempo ritiene che la posizione di mercato di EasyJet sia difficile da replicare. I passeggeri business sono molto sensibili al fattore tempo, perciò apprezzano l’insediamento nei grandi aeroporti anziché in quelli secondari.