Il prezzo di acquisto e di vendita dei titoli obbligazionari è molto variabile, nonostante i bond vengano sempre segnalati come degli investimenti molto sicuri. Infatti, nella determinazione del prezzo delle obbligazioni (sia di quello di acquisto che di quello di vendita, ossia il rendimento) concorrono diverse variabili che rispondono alle leggi del mercato.
Nello specifico, il prezzo di un titolo obbligazionario è dato da:
– il tasso d’interesse di mercato (nel quale va calcolato anche il tasso d’inflazione);
– la durata del titolo;
– il rating dell’emittente.
Nel calcolo del rendimento di un titolo va, inoltre, considerato che a determinarlo ci sono anche il rendimento della cedola, il rendimento effettivo (rapporto fra ammontare della cedola periodica e prezzo dell’obbligazione) e il rendimento a scadenza (tasso di rendimento medio di un’obbligazione acquistata oggi e detenuta fino a scadenza).
In linea di massima, quindi, a parità di tutte le condizioni, una obbligazione con una durata residua molto lunga ha un rendimento futuro potenziale minore di una prossima alla scadenza, in quanto più sensibile a lungo termine alle variazioni di mercato. Gioca, inoltre, un ruolo fondamentale il tasso di inflazione atteso per la scadenza del titolo, che spesso non viene calcolato nel rendimento atteso per il quale gli investitori tendono ad utilizzare il tasso di inflazione reale.