Si riavvia la vertenza Electrolux, riprendendo il lavoro sospeso con la crisi di governo. È il primo banco di prova per l’esecutivo Renzi con un caso aziendale caldo con l’incontro fissato al ministero dello Sviluppo economico per ricominciare le trattative. Sarà la prima riunione tra i vertici italiani della multinazionale svedese e i ministri Federica Guidi e Giuliano Poletti. Dovrebbe quindi essere stabilita la data per il vero tavolo, con sindacati, regioni e tutti gli altri protagonisti della vicenda. Si fa nuovamente sentire la governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, secondo cui «il governo ha le carte in mano per gestire Electrolux».
> Electrolux, le proposte per risolvere il problema.
Da una parte il colosso dell’elettrodomestico, che dovrà spiegare in sede istituzionale il nuovo piano industriale, presentato due settimane fa ai sindacati; dall’altra il governo e il tentativo di lanciare proposte utili al raggiungimento di una soluzione. L’incontro sicuramente partirà dal piano che prevede investimenti per 150 milioni di euro nei prossimi anni, con il mantenimento di tutti e quattro i siti italiani. Oltre al neo ministro dello Sviluppo Guidi, sarà presente il titolare del Welfare Poletti.
>Electrolux, presenta il piano di rinnovo industriale
Dovrebbe essere presente anche il viceministro Claudio De Vincenti, che qualche giorno fa ha detto chiaramente come il piano industriale di Electrolux debba «cambiare». Intanto dal presidio di Porcia si è pronunciato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha messo in risalto come «il jobs-act, il piano per il lavoro, è questo», da praticare sul campo delle vertenze, garantendo misure capaci di tenere in piedi le fabbriche.