L’ allarme, questa volta, arriva dalla Consulta dei CAF, che sollevano un problema di non secondaria importanza relativo alla sospensione ufficiale della rata IMU di giugno sulla prima casa approvata per decreto lo scorso 17 Maggio.
> Ecco il decreto per la sospensione dell’IMU
Circa 100 mila persone in Italia, infatti, possessori di prima casa, hanno già pagato la rata IMU che è stata sospesa attraverso la presentazione del loro 730 che prevedeva una possibilità di compensazione.
Questi contribuenti, dunque, alla luce dei nuovi sviluppi, saranno costretti a rifare da capo la loro dichiarazione dei redditi entro il 31 Maggio, a meno di non perdere il proprio credito fiscale.
> Calendario scadenze dichiarazioni dei redditi
La Consulta dei CAF, inoltre, solleva anche un secondo problema che resta ancora irrisolto in merito alla questione IMU. Molti comuni, infatti, non hanno ancora comunicato le aliquote da applicare per il calcolo dell’ IMU sulle seconde case. A quali dati devono dunque affidarsi i contribuenti?
Una via d’ uscita da questa spinosa situazione potrebbe essere quella di confermare le aliquote valide per l’ anno precedente, in modo da pagare l’ acconto IMU, ma, al tempo stesso, non dovrebbero essere applicate, almeno fino al 27 giugno, le sanzioni previste sull’ Imposta Municipale, in modo da avere il tempo materiale per soddisfare le necessità di tutti i contribuenti. Anche quelli senza codici tributo.