Lo switching, ovvero, il passare dalle vecchie tariffe per l’energia elettrica alle nuove, quelle poste in atto dalle leggi della libera concorrenza, è una pratica in Italia ancora poco estesa.
Gran parte degli italiani sceglie di restare con il vecchio gestore e con le vecchie tariffe. Tali tariffe una maggiore garanzia, assicurando una tariffa standard per la fornitura dell’energia.
Muoversi nel mercato libero per l’energia fa davvero risparmiare?
La bassa predisposizione allo switching in Italia è la carenza di offerte semplici e realmente convenienti da parte del mercato libero che riescano a competere, in merito a servizi e tutela, con le vecchie tariffe. Inoltre il risparmio che si può avere passando al mercato libero è piuttosto basso e, soprattutto, non garantito.
Passando al libero mercato per l’energia, si può avere un risparmio che va dal 5 al 10% ma per farlo è necessario, in primo luogo, passare alle nuove tariffe sia per la fornitura di gas sia per quella di elettricità analizzando molto oculatamente le offerte dei gestori.
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La giungla delle tariffe
Passando alle tariffe libere si può risparmiare. Ma bisogna essere al corrente del proprio profilo di consumatore e scegliere la tariffa più idonea, altrimenti si rischia di pagare di più.
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I costi fissi delle bollette
Altra causa che in Italia non invoglia molto ad una adesione al mercato libero è rappresentata dai costi delle bollette.