Non ha ormai affatto dubbi l’ Ance, l’ Associazione Nazionale dei Costruttori Edili: per l’ intero settore dell’ edilizia il 2012 è stato l’ anno più nero, nel corso della crisi economica più lunga e più intensa che si ricordi.
> Crolla il settore dell’edilizia
Una serie di dati estremamente negativi si sono infatti susseguiti durante gli ultimi mesi:
> Tre miliardi per l’ edilizia nel decreto del fare
- più di 11 mila – 11.177 – sono state le imprese del settore costrette al fallimento – il 23% circa di tutti i fallimenti rilevati in Italia
- 446 mila sono stati i posti di lavoro persi nel settore: posti che, sommati alle perdite dell’ indotto, hanno dato come somma 669 mila unità
- il 2013 ha fatto registrare un calo complessivo del comparto del 29%, da sei anni in pieno tracollo
- ingenti perdite si sono registrate, di conseguenza anche in tutta la filiera.
E all’ orizzonte, nessuna possibilità di miglioramento per il 2013, che dovrebbe riservare ancora un’ altra caduta del 5,6%, a meno che, entro il 2014, non vengano attuate dal Governo delle politiche atte a risollevare il settore e ad evitare un ulteriore calo del 4,3%.
Solo con una manovra di rilancio, secondo l’ Ance, fatta di revisione Imu, incentivi fiscali per ristrutturazioni, ecobonus e credito, gli investimenti potrebbero tornare a crescere almeno dell’1,6%.