Nel 2013 le spese telefoniche dei contribuenti saranno passate al setaccio perché il fisco ha bisogno di fare chiarezza sulle spese effettivamente sostenute dai cittadini. Per questo motivo, nell’Anagrafe tributaria è previsto un nuovo campo da destinare tutto alla comunicazione.
Le spese telefoniche saranno trattate alla stregua delle altre spese e dovranno essere rendicontate tanto quanto i redditi. Il Fisco avrà il compito di controllare i costi delle bollette e si parla già di telefonometro. Sembra infatti che un’ampia spesa telefonica sottintenda un’evasione fiscale. Nel mirino ci sono sia gli abbonamenti cellulari sia le utenze telefoniche domestiche.
Questo ulteriore strumento messo in campo dall’Agenzia delle Entrate, sarà squisitamente gestito dagli operatori telefonici che dovranno comunicare al Fisco i dati dei contratti aziendali e i dati dei contratti privati, con riferimento alla telefonia fissa, a quella mobile, ai dispositivi satellitari, alle utenze domestiche, alle utenze di uso pubblico e ai cosiddetti contratti business.
Tutte le informazioni, come ha stabilito il Provvedimento 2012/10563, entreranno nell’Anagrafe Tributaria. Tutte le comunicazioni che abbiamo appena elencato devono essere effettuate annualmente entro il 30 aprile, sfruttando il servizio Entratel.
Nel 2011 la scadenza per le comunicazioni era stata spostata al 30 settembre, adesso, invece si è tornati a privilegiare le scadenze più strette. Le informazioni dovranno riportare soprattutto due dati: i consumi fatturati e il credito realmente acquistato.