Telecom Italia ha avviato una campagna pubblicitaria per annunciare i suoi obiettivi tra cui rientra la realizzazione entro la fine del 2017 della diffusione della tecnologia 4G e delle connessioni fisse a banda larga e ultra larga. In pratica si promettono le connessioni veloci a internet.
L’Italia storicamente indietro nello sviluppo delle connessioni fisse a banda ultra larga, adesso si trova di fronte alla promessa di Telecom Italia di diffondere il 4G in tutto il Paese entro la fine del 2017. Un progetto a medio raggio da realizzare nell’arco di due anni ma a quale prezzo?
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Il riferimento è al nuovo Piano industriale di Telecom, che con il suo marchio TIM si è impegnata a investire circa 10 miliardi di euro in Italia per rinnovare la sua infrastruttura. Tra gli obiettivi il famoso “95% della popolazione connessa in 4G”, entro il 2017. Il Post dettaglia i costi dell’operazione di rinnovo dell’infrastruttura:
Ogni ripetitore da aggiornare è in un certo senso una storia a sé, perché il livello di difficoltà per farlo dipende da diverse cose: da dove si trova, se in centro città o su un colle sperduto nella campagna; da quanto sono datati i suoi componenti; dalla capacità o meno del traliccio di reggere nuove antenne. TIM deve fare arrivare al traliccio la sua fibra ottica, poi aggiungere i componenti elettronici per il 4G e infine i ripetitori veri e propri che irradieranno il segnale. In molti casi quest’ultima parte dell’operazione non è necessaria, perché le antenne più recenti 3G sono già predisposte per il passaggio al 4G. I costi per un’operazione di questo tipo sono molto variabili e possono raggiungere i 20-25mila euro per ogni ripetitore, spiegano in Telecom. Se invece è necessario installare una nuova radiobase i costi aumentano e possono essere necessari 80mila euro per completare il lavoro.