Il ministero dell’Economia ha presentato i dati, che si riferiscono al 2012, sui contribuenti italiani. Quello che emerge è un quadro abbastanza stratificato. Il reddito medio è di 19 mila 750 euro, un italiano su due ha meno di 15 mila euro e 8 imprenditori su dieci dichiarano meno di 20 mila euro l’anno.
I dati più forti sono che il 5% degli italiani dichiara quasi il 23% del reddito complessivo e che circa la metà degli italiani ha un reddito più basso di 15 mila 654 euro. La differenza tra la parte di popolazione benestante e quella che sopravvive è netta e sempre più larga.
► Ocse avverte che il reddito italiano medio è sceso
Dal 2008, anno di inizio della crisi economica, il reddito dei lavoratori dipendenti è sceso del 4,6%, quello dei lavoratori autonomi del 14,3% e quello degli imprenditori dell’11%. In aumento del 4,6% solo le pensioni. Per quanto concerne le dichiarazioni medie, i lavoratori dipendenti sono a 20 mila 280 euro, i lavoratori autonomi a 36 mila 070 euro, gli imprenditori a 17 mila 740 euro e i pensionati a 15 mila 780 euro.
Fa riflettere il dato che la maggior parte di lavoratori autonomi e imprenditori dichiara un reddito minore di 20 mila euro, forse per effetto della crisi o anche di una parte di elusione.
Tra il 2008 e il 2012 è cresciuto il numero dei liberi professionisti di circa 128 mila unità. Il numero dei lavoratori dipendenti, sempre per lo stesso periodo, e di pensionati è sceso rispettivamente di 350 mila e 190 mila unità.
La regione con il reddito medio più alto è la Lombardia con una media di 23 mila 320 euro. La seconda è il Lazio con 22 mila 100 euro, mentre il reddito medio più basso è in Calabria con 14 mila 170 euro.
Sono tanti gli italiani che possiedono un patrimonio immobiliare all’estero. Un patrimonio che ammonta a 23 miliardi di euro e che conta 113 mila italiani che hanno immobili all’estero e 130 mila che possiedono attività finanziarie fuori dall’Italia per 28 miliardi di euro.