Il Governo ha varato il suo piano per il Sud e al momento si conosce anche il budget dell’operazione. Palazzo Chigi ha pubblicato infatti le linee guida per affrontare i ritardi economici strutturali del Meridione. Fino al 2023 dovranno essere iniettate nel sistema risorse per 95 miliardi di euro. Per il Mezzogiorno, da qui al 2023 dovranno essere disponibili 95 miliardi di euro. Uno stanziamento ingente che è stato messo nero su bianco dal Masterplan per il Sud pubblicato da Palazzo Chigi sul sito del Governo. Nelle linee guida che fanno da riferimento a Fondi strutturali, Fondi di cofinanziamento regionale e Fondo sviluppo e coesione, si legge che le risorse non mancano.
> Il governo affronta l’Emergenza Mezzogiorno
Bisognerà però analizzare, riflettere e fare proposte che forniscano un quadro di riferimento entro cui collocare le scelte operative che sono in corso di definizione nel confronto Governo-Regioni-Città Metropolitane sui 15 Patti per il Sud. I contributi dovranno essere aperti in modo più strutturato e pensato a chi vuole partecipare con idee per lo sviluppo del Meridione.
Il Mezzogiorno del Paese, purtroppo, vive ancora una situazione di arretratezza, è confinato in un gap difficile da colmare. Il Governo stesso dà i numeri della sproporzione dicendo che: “solo il 20% del Pil nazionale, il 10% dell’export, occupazione al 42,6% contro il 56,3% complessivo” arrivano dal Sud Italia.
Con questo nuovo provvedimento si spera di avere l’inversione di tendenza che serve. Il Governo però qualcosa lo ha fatto e ancora intende operare nel settore. Come sintetizza bene Repubblica:
Il governo rivendica di aver accelerato l’utilizzo dei Fondi strutturali europei per il periodo 2007-2013, nonostante restino ancora risorse inutilizzate che una recente inchiesta dell’Espresso ha quantificato in 6 miliardi. Proiettandosi al periodo successivo, sempre Palazzo Chigi sottolinea che 49 programmi nazionali e regionali su 50 sono stati approvati dalla Commissione. Ancora, nella colonna dei successi rivendicati ci sono le risoluzioni di crisi aziendali quali la Whirlpool, la Bridgestone o l’Ilva.