Il potere d’acquisto delle famiglie italiane è eroso dalla crisi? Niente paura, c’è una soluzione ad ogni problema. L’italiano medio, come abbiamo avuto modo di constatare leggendo gli ultimi report di Bankitalia, di fronte alla crisi, esercita la sua capacità di risparmio e i conti in banca aumentano del 5 per cento. Peccato che si torni a parlare di IMU e adesso anche di tassa sui servizi.
►Aumentano gli stipendi a luglio 2013
E’ inevitabile pagare queste imposte, visto che è stata estesa la platea dei paganti anche a chi una casa non la possiede. Eppure una notizia buona, in questo periodo, c’è e arriva direttamente dall’Istituto nazionale di statistica che a luglio 2013 ha rilevato un aumento delle retribuzioni nel nostro paese. Chi aveva stretto la cinghia, quindi, può allentare la presa e tornare a consumare? Vediamo cosa dice più nello specifico il documento dell’ISTAT.
►Le misure approvate dal governo per il pubblico impiego
Il succo è che le retribuzioni aumentano più dell’inflazione. Nella pratica i salari fissati da contratto aumentano dell’1,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2012 e dello 0,1 per cento rispetto al mese di giugno 2013. Intanto, con riferimento a luglio, si prende atto che è cresciuto l’indice dei prezzi al consumo e la variazione è stata dell’1,2 per cento su base annuale.
Crescono soprattutto i salari legati al settore privato mentre restano inchiodate al palo le retribuzioni della Pubblica Amministrazione.