L’ Istituto nazionale di statistica – Istat – ha pubblicato i dati definitivi relativi alla variazione dei prezzi dei beni di maggior consumo che è stato possibile registrare nel corso del mese di maggio 2013.
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Ne è risultato così che i dati reali hanno riportato una variazione nulla rispetto al mese precedente di aprile 2013, andando anche a modificare le passate stime che avevano invece previsto per maggio un aumento dell’ inflazione pari a un punto percentuale.
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Su base annua, quindi, nel mese di maggio 2013 si è avuto un incremento dell’ inflazione dell’ 1,1%, invece che del previsto 1,2%. Sono diminuiti, inoltre, di un punto percentuale i prezzi dei beni di più largo consumo, ma gli stesi sono anche saliti dell’ 1,5% su base annuale.
In definitiva, dunque, gli analisti dell’ Istat ritengono che l’ attuale stabilità della variazione dei prezzi sia dovuta all’ effetto contrastante di spinte al rialzo e spinte al ribasso, che, in sede di bilancio si compensano poi tra di loro.
Nello specifico, infatti, le spinte al rialzo hanno caratterizzato i prezzi degli alimentari non lavorati e dei trasporti, mentre quelle al ribasso hanno influito sui costi dei beni energetici e dei carburanti in generale.