Successivamente al rinvio della Commissione Finanze, stabilito dalla riunione dei capogruppo nella giornata in cui era auspicabile una sua approvazione, il Senato potrebbe bocciare la delega fiscale.
Il DDL potrebbe essere approvato all’ultimo minuto, al termine della legislatura in corso, ma il Governo non avrebbe il tempo necessario per esercitare le deleghe contenute al suo interno.
Occorre sempre ricordare che dovrà esserci una terza lettura alla Camera.
Nel contempo, in questa situazione, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi scongiura ogni rinvio e preme per l’approvazione della legge:
“Il varo della delega è civiltà giuridica. I principi sono improntati a semplificazione, trasparenza e civiltà giuridica, sono i capisaldi di un cambiamento che il mondo delle imprese aspetta da anni e che sembrava finalmente vicino alla realizzazione”.
DELEGA FISCALE: NORME A RISCHIO
Ecco quali norme rischiano di rimanere “nel cassetto”
– Scontrini: il governo propendeva per la deducibilità di scontrini e ricevute al fine di incentivare la richiesta da parte dei cittadini. Quella sugli scontrini è una norma contro l’evasione fiscale;
– Catasto: invarianza del gettito senza ulteriori aggravi sull’Imu;
– Imprese: rischiano le rateazioni e i premi a imprese virtuose;
– Imprese individuali: revisione dell’imposizione sui redditi di impresa, previsione di regimi forfettari per i contribuenti di mimori dimensioni, tassazione (Iri) separata del reddito dell’impresa rispetto a quello dell’imprenditore e misure per favorire l’internazionalizzazione
– Continuità aziendale;
– Statuto dei contribuenti e retroattività;
– Agevolazioni.