A settembre, il fabbisogno ha fatto registrare un discreto miglioramento. Gli incassi fiscali, in verità, sono in linea con quelli dell’anno scorso ma in verità è stato fatto registrare un esborso più alto per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione.
A rendere nota la notizia è stato il Mef, il quale ha spiegato che il rapporto con il fabbisogno registrato nel settembre dello scorso anno ha messo in evidenza il pagamento di interessi più alti relativamente al debito pubblico. Gli interessi sono stati unicamente causati da una diversa calendarizzazione delle scadenze dei titoli e maggiori prelevamenti dai conti di tesoreria, anche per via dell’applicazione della normativa sull’accelerazione del pagamento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione.
Si segnalano, nel contempo, rimborsi maggiori in conto fiscale in confronto allo stesso mese del 2013. Un buon miglioramento rispetto all’anno precedente. Gli incassi fiscali del mese risultano complessivamente in linea con quelli realizzati nel periodo a cui ci si riferisce. Ora, è opportuno considerare che tale risultato lascia sottointeso un elemento importante: vi è in altri termini un contenuto incremento dei versamenti effettuati con il sistema F24. Il sistema, che proprio oggi è stato oggetto di una svolta con il passaggio dal cartaceo al digitale per molti modelli (tra i quali quello superiori a 1000 euro e quello a saldo zero), inizia a funzionare.
Nello specifico nei primi nove mesi del 2014 il fabbisogno dello Stato è stato uguale a quasi 68,6 miliardi di euro con un miglioramento di 7,7 miliardi in confronto al corrispondente periodo del 2013: a settembre scorso, invece, il fabbisogno è stato pari in via provvisoria a circa 18,1 miliardi contro i 14,867 miliardi di settembre 2013.