La Giunta Fassino in accordo con le sigle sindacali torinesi Cgil Cisl e Uil ha approvato il rimborso dell’Imu per le famiglie del Comune che si trovano in situazioni di disagio economico.
► L’IMU peserà sulle seconde case e sulle aziende?
Saranno ben 15.000 i beneficiari di un assegno da 100 euro che arriverà a giugno. Unici requisiti per rientrare tre i fortunati che si vedranno restituire quanto pagato sulla casa è quello di essere un pensionato o un lavoratore dipendente con reddito Isee inferiore ai 13 mila euro annui (il rimborso è per il 2012, quindi farà fede la dichiarazione dei redditi del 2010) e avere il possesso di una sola casa.
Non c’è neanche necessità di fare domanda: sarà l’amministrazione comunale a inviare ai beneficiari dell’assegno una lettera nella quale saranno indicati l’importo dell’assegno e le modalità di incasso dello stesso.
Una misura, questa, voluta dal sindaco della città Piero Fassino a sostegno delle famiglie con i redditi più bassi che sarà sostenuta tramite un apposito fondo perequativo da un milione di euro, costituito dal Comune di Torino in accordo con le organizzazioni sindacali.
► Difendersi dai cambi in corsa sull’IMU
Una sorta di risposta alla sospensione delle prima rata dell’Imu voluta dal governo Letta che, per come è stata pensata, potrebbe rivelarsi essere a beneficio più della parte ricca del paese che di quella che veramente soffre le conseguenze della crisi, ossia le famiglie che vivono di rendite da lavoro dipendente e da pensione.